Sesto San Giovanni, musulmane in vasca: piscina off limits

Lezioni off limits per gli uomini, istruttori compresi. Tanto che, nei mesi scorsi, anche all’interno del centrosinistra si è parlato di «discriminazione» sessuale e sul luogo di lavoro di Laura Lana

Un’immagine generica di due donne musulmane in piscina

Un’immagine generica di due donne musulmane in piscina

Sesto San Giovanni, 27 gennaio 2015 - Saracinesca rossa abbassata alla Olimpia. Eppure, alla piscina di via Marzabotto, otto donne musulmane hanno preso parte alla prima lezione del corso di nuoto organizzato dal centro islamico sestese. Un corso aperto a tutte le nazionalità, ma alle sole donne. Si rispettano i dettami del Corano e intanto si porta avanti un’attività che altrimenti non avrebbe trovato occasione. «È il secondo anno che proponiamo queste lezioni. Le ragazze stamattina (ieri, ndr) erano tutte molto emozionate - commenta Sabrina Doulmaji, organizzatrice dell’iniziativa -. Si tratta di un modo per uscire di casa, prendersi del tempo per se stesse, fare dello sport». Otto le partecipanti al corso, dieci lo scorso anno. «Giorno e orario non sono molto comodi per chi lavora o ha altri impegni», ammette Sabrina. Le iscritte, a oggi, sono tutte musulmane.

«Abbiamo aperto questa iniziativa a tutte. Nessuna italiana ha chiamato» replica. Tentativo di integrazione non riuscito, insomma. «Noi abbiamo lezione per un’ora dalle 10.30. Dalle 12.30 la piscina è aperta al nuoto libero. L’anno scorso il gruppo si fermava a chiacchierare con le altre signore. Molte amicizie sono nate così». Eppure, alle 10.30, ieri la saracinesca era chiusa. Chi fosse passato, anche solo per chiedere un’informazione in segreteria o iscriversi, avrebbe pensato che l’impianto non fosse disponibile. Anche se il centro islamico non ha affittato l’intera struttura - come avviene invece per le preghiere al PalaSesto - ma ha solo organizzato un corso di nuoto insieme al Geas. «È un corso come tutti gli altri e abbiamo pagato come qualsiasi altro utente - spiega Sabrina -. Ci sono due gruppi: le principianti che impareranno a nuotare e chi già sa farlo e in questo modo potrà avere meno nostalgia del mare di casa».

Lezioni off limits per gli uomini, istruttori compresi. Tanto che, nei mesi scorsi, anche all’interno del centrosinistra si è parlato di «discriminazione» sessuale e sul luogo di lavoro. «Non togliamo niente a nessuno, offriamo un’opportunità ad altri. Non vogliamo che questa iniziativa venga strumentalizzata, si tratta di un momento ricreativo e ludico». Anche all’interno dello stesso Geas, il dibattito era stato acceso. A favore il presidente della polisportiva Giorgio Oldrini, contrari molti altri come Loredana Pastorino, membro del direttivo rossonero e consigliera comunale Pd. «Qualora la saracinesca fosse stata abbassata durante il corso, me ne dispiace. Perché significherebbe aver perso un’occasione per accogliere i sestesi e spiegare senza timore una scelta che è stata motivata dalla maggioranza del direttivo Geas».

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