Sesto: addio ai tuffi, la piscina non apre

La "Carmen Longo", costruita nel 1954, non regge al peso dei conti

Il mare dei sestesi diventa un ricordo

Il mare dei sestesi diventa un ricordo

Sesto San Giovanni (Milano), 7 maggio 2015 - Dopo oltre  mezzo secolo, Sesto quest’estate non avrà più il suo mare. La piscina scoperta "Carmen Longo" non riaprirà. Sarebbe stato il 61esimo anno di servizio, sempre sotto la bandiera del Geas Nuoto che la gestisce tramite la Fin. Nulla da fare. Troppo alti i costi di manutenzione che il Comune dovrebbe sostenere per rimetterla in moto. Costruita nel 1954 e voluta fortemente dall’allora sindaco Abramo Oldrini, l’impianto si compone di tre vasche scoperte, tribune e area verde. Da anni la chiusura era ventilata. Tanto che, alla fine di ogni stagione, quella colonna rossonera di Tore Montella esclamava "Questa è l’ultima volta". Ora l’annuncio ufficiale, dopo le verifiche dei costi necessari che si sarebbero dovuti sostenere. Oltre 100mila euro di interventi negli ultimi anni, da un primo preventivo per aprire la struttura di via Bixio ne servirebbero almeno altri 45mila.

"È evidente che questi costi non sono adeguati alla nostra volontà di gestire con oculatezza e responsabilità il bilancio del Comune", chiosa l’assessore allo Sport Andrea Rivolta. C’è poi la questione degli atti vandalici e dei furti, subìti di recente, che richiederebbero un grande intervento di risistemazione dei locali. "Prima ci hanno rubato diversi metri di rame, staccando praticamente tutto il quadro elettrico, oltre a costumi, cuffie e altro piccolo materiale - racconta Giorgio Oldrini, presidente della polisportiva Geas -. Poi si sono portati via rubinetti, water e altri arredi dei bagni".

Nei giorni prossimi l’amministrazione si attiverà con la Fin, per verificare la possibile apertura di una delle piscine coperte nei mesi estivi: "Come Geas sicuramente ci spiace, ma non c’erano alternative - continua Oldrini -. Per noi era un vero terno al lotto. Ad esempio, la scorsa estate, molto piovosa, è stata un disastro: ci abbiamo rimesso 70-80mila euro e abbiamo dovuto chiedere un prestito per poter pagare le bollette. Senza contare i costi dell’acqua". Perché la piscina perde e, per anni, si è andati avanti a rattoppi. "Nelle prossime settimane uscirà un bando pubblico con cui ci proponiamo di arrivare a una soluzione definitiva per la nuova Carmen Longo", assicura Rivolta. Lo abbiamo sentito dire da decenni. Dai progetti faraonici per un impianto olimpionico ai tanti «interessamenti» di privati con tanto di disegno pronto.