Picchia la moglie incinta davanti alla figlioletta di un anno

Quarto intervento dei carabinieri nella casa dei due. Ora però la donna ha deciso di presentare una querela per percorsse e maltrattamenti di Laura Lana

Violenza sulle donne (foto di repertorio Germogli)

Violenza sulle donne (foto di repertorio Germogli)

Sesto San Giovanni, 28 luglio 2014 - Cosa succede se un marito violento e autoritario riceve un "no" dalla moglie? Arriva a pestarla e a minacciarla con un coltello anche se è al settimo mese di gravidanza. È accaduto sabato sera, davanti alla prima figlia di un anno. A scongiurare il peggio, nell’appartamento di via Timavo a Sesto, sono stati gli agenti del commissariato, chiamati in soccorso proprio dalla donna che era riuscita a divincolarsi dal consorte e ad arrivare al telefono raccontando l’aggressione. Nigeriano, trentatreenne, disoccupato lui, trentacinquenne originaria della Sierra Leone la moglie.

E' lei quella che porta a casa i soldi. Lavora occasionalmente e mantiene la famiglia, che ora si sta per allargare. Una lite scoppiata perché il marito voleva imporle di fare i bagagli e trasferirsi in un’altra città in cerca di fortuna. Un rifiuto, quello della 35enne, che ha fatto perdere la testa all’uomo. Vietato trasgredire ai suoi ordini, ha iniziato prima a ricoprirla di insulti, poi le ha lanciato contro un tavolino fino a prenderla a schiaffi sul viso e sulle spalle. Ormai fuori controllo, il nigeriano è arrivato a sottrarle i documenti di identità dalla borsa. Un’escalation di rabbia e ferocia: l’uomo ha finito col metterle alla gola un coltello da cucina di grandi dimensioni, di quelli che si usano per tagliare il pane e che è stato poi sequestrato dalle forze dell’ordine. Quando la polizia è arrivata, ha trovato l’alloggio completamente a soqquadro e il 33enne in evidente stato di alterazione. L’uomo non è nuovo a questi scatti d’ira. 

Quello di sabato è stato infatti il quarto intervento effettuato dal commissariato sestese a seguito di litigio tra i due coniugi e di aggressione da parte del nigeriano. Se in passato la donna non aveva mai voluto denunciare il marito, stavolta si è decisa a presentare una querela per minacce aggravate, percosse e maltrattamento in famiglia. Nei confronti dello straniero è stata spiccata un’ordinanza di allontamento dalla donna e dalla figlia di un anno. Si attende ora la convalida del pubblico ministero. Il 33enne è stato portato prima al commissariato di via Fiume e poi in Questura a Milano, dove è stato sottoposto a fotosegnalamento per l’identificazione, a causa di problemi con la giustizia avuti quando ancora si trovava all’estero. Ieri mattina i poliziotti di Sesto lo hanno accompagnato a casa per ritirare gli effetti personali, qualche vestito e del denaro, per poter così trasferirsi da un amico, come ha dichiarato alle forze dell’ordine. La moglie l’altra sera aveva rifiutato l’intervento degli operatori sanitari, anche se ha assicurato agli agenti che si sarebbe recata volontariamente in ospedale per effettuare dei controlli visto lo stato avanzato della gravidanza.

laura.lana@ilgiorno.net