La politica dopo Parigi: "Musulmani sestesi, incontriamoci e parliamo".

Il gruppo Democratici per il cambiamento scrive al direttore del centro islamico: dobbiamo mettere in campo iniziative comuni per sconfiggere la paura con l'integrazione

I fedeli islamici della comunità sestese

I fedeli islamici della comunità sestese

Sesto San Giovanni (Milano), 23 novembre 2015 – Una lettera aperta per chidere un incontro alla comunità musulmana. L'hanno scritta i Democratici per il cambiamento, il nuovo gruppo consiliare nato attorno all'ex assessore Sandro Piano. La missiva è indirizzata direttamente al direttore del centro culturale islamico sestese Hocine Bouchemal dopo gli attentati che hanno sconvolto Parigi e l’Europa intera, "per provare a capire quali sinergie, quale dialogo e quali iniziative concrete la politica può mettere in campo nella nostra realtà quotidiana insieme ai cittadini italiani, e sestesi in particolare, che professano la religione musulmana, per rispondere a rabbia e paura".

Gli attentati avvenuti a Parigi – scrivono i consiglieri di maggioranza - hanno visto un salto di qualità non solo nella ferocia degli assassini, ma nella percezione concreta che i cittadini europei hanno avuto degli accadimenti: a differenza di ciò che è avvenuto a Madrid e Londra negli anni passati, a Parigi oggi, come a gennaio per l’attentato alla redazione di Charlie Hebdo, "chi ha seminato morte era francese, certamente figli e figlie di immigrati, ma addirittura di terza generazione". E poi la domanda sulle politiche dell'integrazione. "Davvero chi oggi in Europa professa la religione musulmana è nemico giurato della cultura, delle istituzioni democratiche e dei cittadini che compongono le nostre società? Noi continuiamo testardamente a pensare di no e quello del centro culturale islamico di Sesto è per noi un esempio che la paura e la rabbia diffuse possono trovare risposte diverse, di integrazione, valori comuni, comune destino".

Dopo la richiesta di alzare la bandiera francese fuori dalla moschea temporanea di via Luini, oggi i Democratici per il cambiamento vanno oltre. "C’è bisogno di sviluppare, pensare e agire iniziative e dialoghi diffusi che rispondano alle preoccupazioni che sono anche di chi frequenta il centro". Così, l'invito a un incontro "per cominciare a sviluppare una riflessione comune, che possa essere l’inizio di un percorso proficuo per tutti i cittadini sestesi, di qualsiasi religione o credo".