Il centro islamico trasloca in via Trento, in attesa della moschea di via Luini

L'Amministrazione è pronta a dare il via libera: per consentire l’utilizzo di un capannone industriale, all’interno di un’area che il piano di governo del territorio classifica come produttiva, basterà procedere con un permesso di costruire in convenzione di Patrizia Longo

Musulmani in preghiera durante il Ramadan (Olycom)

Musulmani in preghiera durante il Ramadan (Olycom)

Sesto San Giovanni, 1 ottobre 2014 - Il centro culturale islamico traslocherà in via Trento, in attesa della moschea che sarà costruita sui terreni comunali in via Luini. L’incontro ieri mattina in prefettura - tra il Comune e l’azienda Sinteco che aveva lamentato problemi logistici di convivenza - e la risposta all’interrogazione presentata dai consiglieri comunali Roberto Di Stefano (Forza Italia) e Antonio Lamiranda (Fratelli d’Italia), non appena la comunità islamica aveva iniziato i lavori in agosto senza ancora autorizzazioni, lasciano intendere che il percorso è definito. L'Amministrazione comunale è pronta a dare il via libera: per consentire l’utilizzo di un capannone industriale, all’interno di un’area che il piano di governo del territorio classifica come produttiva, basterà procedere con un permesso di costruire in convenzione. L’iter è indicato nella risposta ai due consiglieri comunali, firmata dal sindaco Monica Chittò, che ieri mattina, davanti a un rappresentante del prefetto, ha ribadito la necessità di individuare una soluzione-ponte per la comunità islamica, finita sotto sfratto dalla sede ventennale di via Tasso.

«Crediamo che l’area di via Trento possa essere una soluzione transitoria valida - ha detto Chittò, sottolineando comunque - la volontà di preservare le imprese del territorio». Dunque il Comune non chiuderà gli occhi di fronte ai possibili disagi lamentati da Sinteco, che si troverà a condividere con il Centro islamico un piccolo cortile interno, necessario per le manovre dei mezzi di trasporto, ma prevedibilmente affollato nelle giornate di preghiera. Già dai prossimi giorni saranno messi in calendario degli incontri con i rappresentanti di Sinteco. Ieri, in prefettura, a incontrare il sindaco, il vicesindaco Felice Cagliani e gli assessori Alessandro Piano (Sicurezza) e Virginia Montrasio (Attività produttive) sono andati il presidente Attilio Marinoni insieme a due stretti collaboratori, Roberto Monti ed Elena Palazzi. 

«E' stata l’occasione per mettere sul tavolo tutte le problematiche dell’area - fa sapere l’azienda -. L’incontro è stato positivo, una pietra miliare per iniziare a risolvere i nodi e continuare così ad assicurare la presenza di Sinteco nell’area». I prossimi incontri coinvolgeranno anche i rappresentanti della comunità islamica sestese.

patrizia.longo@ilgiorno.net