Cinisello, morto il bambino investito ma ne salverà altri: saranno donati gli organi

Coraggiosa scelta dei genitori romeni, il tragico incidente si conclude con un gesto d'amore. La famiglia risiede a Roma ma era a Cinisello ospite di parenti di Rosario Palazzolo

Il luogo dove è avvenuto l'incidente (Spf)

Il luogo dove è avvenuto l'incidente (Spf)

Cinisello Balsamo, 13 settembre 2014 - Il filo sottile di speranza che il piccolo Alexander potesse riprendersi si è spezzato ieri mattina quando il bambino di 4 anni investito da un’automobile mentre attraversava in viale Romagna, è stato dichiarato clinicamente morto. Tuttavia, ancora nel primo pomeriggio, il corpo del piccolo è stato tenuto in vita artificialmente perché i genitori hanno autorizzato la donazione degli organi.

Un gesto di grande coraggio per la famiglia romena che fin dal momento dell’incidente ha sperato in un «miracolo». La prima persona ad esprimere cordoglio è stata il sindaco Siria Trezzi: «Ho appreso ora la notizia dell’esito drammatico dell’incidente di viale Romagna. Sono profondamente addolorata, desidero esprimere la mia vicinanza ai familiari in questo difficile momento e la mia partecipazione al loro immenso dolore».

Scosso l’intero quartiere della Crocetta che ha vissuto questa tragedia proprio tra le case e sotto gli occhi di tanti abitanti. La famiglia di Alexander non è di Cinisello. Romeni di origine, i genitori del bimbo vivono a Roma e sono ospiti di alcuni connazionali in città. Ieri, il bambino era a passeggio con la madre lungo viale Romagna, quando è inavvertitamente sfuggito al controllo ed ha attraversato la strada al civico 29 all’altezza del vecchio bowling. 

L'auto, una Citroen «C4» guidata da un uomo di Milano di 44 anni, non ha potuto evitarlo. Il bimbo è stato investito e catapultato con violenza sull’asfalto dove ha perso molto sangue. I vigili hanno eseguito i rilievi e si apprestano a ricostruire la dinamica dell’incidente, avvenuto a pochi passi dalle strisce pedonali. Nel quartiere, il Comitato Crocetta è sul piede di guerra per questa tragedia. Da mesi i residenti chiedono provvedimenti per ridurre la velocità e la quantità di auto.

rosario.palazzolo@ilgiorno.net