Sesto, sulle aree Falck Bizzi apre al Milan: intesa possibile sullo stadio

I rossoneri avevano valutato l’area dopo il Portello

Per l’area dismessa più storica di Sesto si aprono nuovi scenari

Per l’area dismessa più storica di Sesto si aprono nuovi scenari

Sesto San Giovanni (Milano), 29 agosto 2015 - Il Milan il suo nuovo stadio e la trepidante attesa per sapere dove sorgerà. Il popolo dei tifosi s’interroga e intanto aspetta notizie: l’ipotesi Portello, nonostante la vittoria del bando emesso da Fondazione Fiera, sembra ormai essere tramontata e all’orizzonte rimangono due alternative. La prima porta sui terreni vicini al sito di Expo, in zona Rho-Pero; la seconda su quell’immensa distesa che è la vecchia area della Falck, a Sesto San Giovanni. Alternative periferiche, certo, ma che trovano ragione d’esistere per diversi motivi: prima di tutto si tratta di spazi facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici, che non hanno costi aggiuntivi di bonifica e che potrebbero essere disponibili subito. O quasi. L’ipotesi dell’area Falck di Sesto San Giovanni era stata già valutata dal Milan a gennaio 2015, quando si stava ancora valutando dove poter installare il nuovo stadio. Da lì nessun ulteriore contatto, con il club di via Aldo Rossi che ha deciso di puntare sulla vecchia Fiera campionaria al Portello prima di venir a conoscenza degli altissimi costi di bonifica.

A tutt'oggi esistono dei contatti in corso e dunque sarebbe sbagliato dire che lo stadio si costruirà nella vecchia zona della Falck. Ma il Milan ha visto e valutato l’area, grande oltre un milione e 400 mila metri quadrati, adatta per far nascere il nuovo impianto. La zona attualmente è terra di nessuno. Ma se il Milan deciderà di crearci sopra il suo personalissimo nuovo stadio, dovrà rispettare i tempi di bonifica delle aree, dal momento che esiste un cronoprogramma che pone delle priorità. Prima di tutto bisognerà concludere la bonifica di quelle zone che andranno ad ospitare la città della salute e della ricerca, opere già avviate; poi l’aria al suo fianco, quella adibita ai servizi connessi.Il resto non ha scadenze prefissate: «In base alle esigenze costruttive, ci saranno ulteriori fasi di bonifica – ha detto una fonte anonima vicina alla Bizzi & Partners, azienda proprietaria dei terreni in questione – è un percorso lungo, ma è chiaro che il quadro delle tempistiche può essere variato. E se dovesse arrivare una società come il Milan ci si potrebbe benissimo sedere ed ascoltare le rispettive necessità».

I vantaggi rispetto alla zona Portello sono molteplici, ma su tutti regna ovviamente quello che, in questo caso, si tratterebbe di una trattativa tra privati, l’Ac Milan da una parte e la Bizzi & Partners dall’altra; nessuna gara per aggiudicarsi il terreno pubblico, nessun tempo d’attesa «istituzionale» e nessuna lungaggine se non quella lavorativa. Per il Portello, invece, messa da parte la figura di Fondazione Fiera c’era da aspettare il giudizio definitivo del Comune di Milano. E con le elezioni alle porte i tempi si possono davvero dilatare. L’area dismessa della vecchia Falck è una sede abbandonata dal 1996 ed è ovviamente interesse dei titolari cercare di ridare alla municipalità una zona attiva e fruibile nel minor tempo possibileIl Milan è avvisato, lo stadio dei rossoneri a Sesto San Giovanni è più che una concreta possibilità. E soprattutto è il benvenuto.