Legionella, ora è allarme contagio. Dopo Bresso un ricovero a Cinisello

Inspiegabile: i due Comuni sono serviti da reti idriche diverse di Andrea Guerra

ANALISI Via ai  campionamenti  dei punti  di erogazione dell’acqua e ai controlli dell’Asl

ANALISI Via ai campionamenti dei punti di erogazione dell’acqua e ai controlli dell’Asl

Cinisello Balsamo (Milano), 25 ottobre 2014 - Dopo i sei casi di contagio e dopo la morte di un anziano a Bresso, anche Cinisello Balsamo deve fare i conti la legionella. La notizia si è diffusa nel tardo pomeriggio di ieri e subito ha fatto il giro della città, e non solo. A essere stata colpita dal batterio, nei giorni scorsi, sarebbe una donna di circa 85 anni; un’anziana che da qualche tempo aveva sintomi simili a quelli ampiamente descritti da medici e dai tecnici Asl (simili a quelli di una polmonite). E’ stata condotta al pronto soccorso dell’Ospedale Bassini e lì i medici, dopo accurate analisi, avrebbero accertato la presenza del batterio. Un caso isolato, certo. Che non deve accendere allarmi e scatenare allarmismi. Ma il dato di fatto è sotto gli occhi di tutti: in meno di una settimana il Nordmilano deve fare i conti con 7 casi e un decesso. Se non si vuole, giustamente, parlare di epidemia bisogna però accuratamente descrivere il fenomeno e informare il più correttamente possibile i cittadini.

Dopo gli accertamenti del pronto soccorso sono scattate le misure di sicurezza e i controlli: l’amministrazione comunale di Cinisello, come già fatto dal Comune di Bresso nel corso dell’ultima settimana, ha subito emanato una nota (pubblicata anche sulla fan page Facebook per avere massima diffusione) ufficiale con lo scopo di rassicurare i cittadini spiegando che la situazione non desta preoccupazione e che gli uffici Asl si sono immediatamente mobilitati per effettuare le opportune verifiche. «La legionella è un batterio che normalmente si trova nell’acqua. Solo in determinate condizioni può moltiplicarsi e costituire un rischio per la salute, prevalentemente di individui anziani o immunodepressi. La possibilità di contrarre l’infezione è presente in qualsiasi contesto e in qualsiasi città: casi di legionella vengono segnalati ovunque in Italia. Per questo il riscontro di un caso a Cinisello Balsamo, il terzo nel corso dell’ultimo anno, rientra assolutamente nelle attese epidemiologiche», sono le parole del direttore generale della Asl di Milano riprese nel comunicato cinisellese.

Acqua sul fuoco: «La concomitanza con Bresso può destare preoccupazione, ma si tratta di un fatto casuale. Per dare la massima rassicurazione, nella prossima settimana l’Asl procederà al campionamento dei punti di erogazione dell’acqua nell’abitazione della città dove si è verificato il caso di legionella, benché la normativa regionale non lo preveda per episodi isolati», spiega il sindaco Siria Trezzi. «L’acqua prodotta e distribuita dall’acquedotto sul territorio di Cinisello Balsamo non è la stessa acqua prodotta e distribuita a Bresso. Non esistono collegamenti tra i due sistemi di distribuzione idrica», aggiunge il direttore generale Amiacque. Intanto migliorano le condizioni delle cinque persone, residenti a Bresso, ricoverate per gli stessi motivi negli ospedali del milanese: quattro di loro sono state infatti dimesse e solo una rimane ancora in ospedale. A renderlo noto è stato Giorgio Ciconali, direttore del servizio di Igiene e sanità dell’Asl di Milano. «Al momento solo una persona rimane ricoverata con qualche sintomo grave. Gli altri sono stati tutti dimessi e stanno bene».