Accoltella passanti a caso: benzinaio ferito, i figli riaprono: «Lo dobbiamo a papà»

Al lavoro figli e moglie del benzinaio ferito da Frigatti. Francesco Saponara è ancora in coma farmacologico ma sta muovendo gli occhi di Rosario Palazzolo

Accoltella tre persone: un morto e due feriti. Nel riquadro Davide Frigatti (Spf)

Accoltella tre persone: un morto e due feriti. Nel riquadro Davide Frigatti (Spf)

Sesto San Giovanni, 8 luglio 2014 - Tutti ai propri posti, con una incredibile voglia di ricominciare e di spingere papà Francesco a guarire il prima possibile. Da ieri mattina la stazione di servizio Shell di viale Gramsci è tornata operativa. Il 17 giugno, un folle in preda ad un raptus mistico, aveva fatto irruzione nell’ufficio e aveva ferito in modo grave il gestore Francesco Saponara, 54 anni, che ancora è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale san Gerardo di Monza. Il figlio Antonio, 25 anni, la sorella Martina, 19 anni e la moglie Giusi, sono tornati al lavoro, un po’ perché è necessario tenere in vita l’attività di famiglia, costruita in 20 anni di sacrifici da papà Francesco, un po’ perché è soltanto con il lavoro che si riesce a dare un senso al dolore che l’intera famiglia sta provando.

«Ci siamo imposti di riprendere più forti che mai, lo dobbiamo a papà, lo dobbiamo anche ai nostri clienti che da giorni vengono a chiedere informazioni sulle sue condizioni», racconta Antonio, che ha preso in mano le redini dell’attività di famiglia in attesa del ritorno del padre.

La stazione di servizio, immersa trai cantieri di prolungamento della Metropolitana Uno, è tornata ad essere presidiata dalla famiglia, dalle 8,30 alle 11,30 e dalle 15 alle 17,30. Gli orari di chiusura sono dedicati all’assistenza al papà.«Stiamo cercando di organizzarci per garantire una presenza a pieno regime già dalla prossima settimana – dice Antonio - , ma intanto era importante tornare a lavorare, sia per noi che per i nostri clienti». Il distributore in questi giorni sta offrendo carburanti a prezzi altamente competitivi, forse nel tentativo di riportare la clientela in una zona che da almeno due anni è preclusa al traffico di attraversamento a causa dei cantieri. «I nostri clienti non ci hanno fatto mai mancare sostegno e solidarietà, nemmeno quando era aperto solamente l’impianto self service - racconta Giusi, la moglie di Francesco – In tanti ci hanno espresso amicizia. Molti ci hanno offerto un sostegno. Francesco era qui a lavorare da 23 anni, arrivano tantissime persone che noi non conosciamo e che ci incitano a tenere duro».

Francesco Saponara è ricoverato nel reparto di Neurochirurgia del San Gerardo. Le sue condizioni sono stabili, ma serie. L’uomo è stato colpito con violenza al cranio da Davide Frigatti, il 34enne che ha compiuto un vero raid della follia, vagando tra Sesto e Cinisello con un coltello con il quale ha ferito due persone e ne ha uccisa una terza. Da alcuni giorni è cominciata la procedura per la riduzione del coma farmacologico che dovrebbe portarlo al risveglio. Pare che abbia mosso gli occhi. Segnali flebili ma incoraggianti per la famiglia: «La nostra priorità è che Francesco si rimetta e torni qui tra noi, a fare il lavoro per il quale si è battuto tutta la vita». rosario.palazzolo@ilgiorno.net