Una giornata da sindaco: solidarietà e attacchi violenti sul web per Monica Chittò

Insulti pesanti su Facebook contro il sindaco Monica Chittò che ha trascorso una domenica decisamente intensa di Patrizia Longo

Il sindaco Monica Chittò

Il sindaco Monica Chittò

Sesto San Giovanni, 29 settembre 2014 - Insulti pesanti su Facebook contro il sindaco Monica Chittò che ieri ha trascorso una domenica decisamente intensa: al di là delle polemiche, con conseguente gara di solidarietà nei suoi confronti, la giornata è stata segnata dalle elezioni per la Città metropolitana, dall’emergenza profughi e dal pranzo sociale organizzato dalla Social street La Piazzetta in aiuto della famiglia rimasta senza casa per l’incendio nella palazzina di via Risorgimento. Mattinata a Palazzo Isimbardi, per il voto. Poi una presa di posizione sull’arrivo inatteso di una cinquantina di profughi in città, ospiti di una cooperativa sociale nel residence di via Fiorani. Il sindaco sabato ha avuto un colloquio telefonico con il prefetto Paolo Tronca, a cui ha chiesto un incontro per avere chiarimenti sulla situazione: «L’emergenza profughi interessa tutto il Paese e il Comune di Sesto farà la sua parte - ha rimarcato ieri Chittò -. Dalla Prefettura abbiamo ricevuto garanzie che la misura disposta, senza il coinvolgimento del Comune, è di natura temporanea e interesserà un numero contenuto di persone. Martedì (domani, ndr) incontreremo il prefetto al quale chiederemo di prevedere che il Comune sia interessato prima che si adottino provvedimenti di tale natura, anche perché processi delicati come questo hanno bisogno di essere preventivamente comunicati ai cittadini e accompagnati dall’amministrazione comunale».

Pranzo al Giardino dei Tigli, dove un centinaio di cittadini ha risposto all’appello in aiuto della famiglia con due bambini rimasta senza casa: il sindaco ha incontrato Gianmaria e Claudia Moro che nei giorni scorsi, pur ringraziando il Comune per la sistemazione d’emergenza nei mini-alloggi della Pelucca, avevano espresso la loro delusione per essere stati lasciati soli nell’affrontare il danno. La giornata è stata offuscata da alcuni post pieni di violenti insulti al limite della minaccia diretti al sindaco, alcuni a commento proprio della vicenda. Offese, condivise da alcuni «naviganti», che tuttavia hanno anche ricevuto una risposta netta di condanna da tanti altri utenti, indignati per il tenore dei messaggi che travalicavano le critiche politiche per diventare attacchi personali ingiustificabili. A stigmatizzarne il contenuto è stato anche il segretario del sindaco, Roberto Barelli, che ha pubblicato a sua volta un commento: «Ci può stare il contraddittorio, ma queste esternazioni sono inaccettabili. Verranno presi adeguati provvedimenti». Solidarietà al sindaco è stata espressa anche dalla lista civica dei Giovani Sestesi, che in consiglio comunale siedono all’opposizione: «I commenti pubblicati su Facebook contro il primo cittadino sono vergognosi e solo da condannare - ha detto il segretario Paolo Vino -.A nome di tutto il gruppo esprimo pieno sdegno per le frasi contro il sindaco Chittò, dando sostegno alla persona e al ruolo istituzionale».

patrizia.longo@ilgiorno.net