Lumen, a Paderno il teatro è un gioco di libertà

L’associazione culturale punta su sperimentazione e spontaneità

Insegnanti e allievi

Insegnanti e allievi

Paderno Dugnano (Milano), 5 febbraio 2017 - Il teatro è libertà. È questo il motto insegnato a chiunque varchi i cancelli dell’associazione culturale Lumen. Ma teatro vuol dire anche allenamento e studio costante. Lo ripetono forte e chiaro Stefano Tenconi e Angela Volpicella, che nel 2014 hanno fondato l’associazione padernese, insieme alla collega e tesoriera Yerma Baraldi.

Lo scopo  di Lumen è stato subito definito. Organizzare corsi di teatro per bambini e adulti, anche in collaborazione con le scuole del territorio. I docenti dei corsi sono tre: i fondatori Angela Volpicella e Stefano Tenconi, che si sono diplomati alla scuola di teatro e hanno poi seguito diversi laboratori e seminari. Ma oltre a loro, si è presto unita al progetto Rosangela Percoco. Scrittrice, giornalista e insegnante, è diventata una preziosa collaboratrice per Lumen. "Siamo in tre, abbiamo competenze simili ma ognuno di noi ha le sue specificità", racconta Stefano Tenconi. Che si occupa principalmente di un lavoro costante sul corpo, seguendo il training fisico degli allievi. "È un percorso fisico e non cerebrale - prosegue - L’allenamento è qualcosa che si sta dimenticando, ma bisogna tenere a mente che il teatro è università. Cerchiamo una verità organica, perché ‘recitare’ vuol dire ‘citare di nuovo un autore’, ma non ‘far finta di essere’".

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Un lavoro approfondito viene svolto anche sulla voce e sull’intonazione. È qui che entra in scena Rosangela Percoco, che con i suoi allievi si concentra sul testo, sull’interpretazione e sull’emozione, oltre che sulla gestione del monologo. "Sperimento il gioco e l’improvvisazione - commenta Percoco - È importante allenarsi a parlare fluidamente e per farlo bisogna capire un concetto fondamentale: ‘prima siamo e poi parliamo’". Il ruolo di Angela Volpicella è invece quello di avvicinare al gioco-teatro. "Cerco di trasmettere una visione pura e giocosa - spiega - Un esercizio tipico per esempio è quello di mettersi in cerchio e presentarsi. Ognuno deve trovare un aggettivo per descrivere se stesso e un gesto collegato. Gli altri compagni, a turno, devono ricordarsi il movimento e cosa è stato detto. Questo serve ad allenare il corpo, la voce, lo sguardo, la memoria, la coralità. Così si impara a entrare in scena. Partecipano sia grandi che piccoli ed emerge sempre che i bambini sono i più coraggiosi, con meno filtri mentali. È un gioco semplice, ma dietro ci sono tutti i princìpi del teatro".

Ogni lezione inizia con una camminata introduttiva, per relazionarsi con lo spazio e con i compagni, eliminando i cliché. Un vero e proprio percorso formativo quindi, che raccoglie allievi con diversi gradi di preparazione ed esperienza. "Non c’è un unico livello - continuano i docenti - Ciò che cerchiamo è la crescita costante. Prima viene l’esercizio, la formazione, il divertimento anche. Dopo si pensa a organizzare saggi e spettacoli. Non ci piace la competizione fine a se stessa, preferiamo piuttosto quella sana e genuina voglia di migliorarsi e raggiungere gli obiettivi. Il nostro ambiente vive di futuro e vogliamo poter parlare di arte, non di incassi. Amiamo l’arte in ogni sua forma, dal teatro, fino alla danza e alla musica". È proprio per questo che è nata la collaborazione, in piena sinergia, con la Professional Ballet di Senago, la scuola di danza che mette a disposizione i suoi locali per le lezioni di Lumen.