Uccise il terrorista a Sesto: il poliziotto eroe trasferito in un luogo segreto

Luca Scatà e Cristian Movio, i due agenti intervenuti a Sesto, saranno premiati martedì nel Salone d’Oro della Società del Giardino dal Lions Club Milano Host

CORAGGIOSO Luca Scatà, agente della Volante del commissariato di Sesto San Giovanni

CORAGGIOSO Luca Scatà, agente della Volante del commissariato di Sesto San Giovanni

Sesto San Giovanni (Milano), 5 febbraio 2017 - Per Luca Scatà il trasferimento era nell’aria fin dai giorni immediatamente successivi al clamoroso scontro a fuoco nel quale era stato ucciso il pericoloso terrorista Anis Amri, autore della strage al Mercatino di Natale di Berlino. Ma ora, per l’agente della Volante del commissariato di Sesto San Giovanni che nella notte del 23 dicembre ha sparato al terrorista sul piazzale della stazione di Sesto, l’ordine di muoversi è arrivato davvero. Destinazione sconosciuta, o per meglio dire riservata. Un luogo nel quale il giovane agente, da soltanto un anno in polizia, potrà rifarsi una vita, lontano dalle ombre di quella notte e dai rischi.

Il giovane Luca, 29 anni, a Sesto San Giovanni era arrivato da pochi mesi in qualità di agente in prova, ma aveva subito trovato amici e soprattutto un lavoro del quale si è innamorato, quello sulle Volanti, costantemente a contatto con la città e con le persone. Motivi di sicurezza ora hanno imposto una scelta drastica. Lasciare Sesto per nuovi incarichi. Certamente Scatà li affronterà da agente più maturo, forse già con qualche grado in più, per i meriti conquistati sul campo. Tuttavia, fin da quel mattino del 23 dicembre, quando si è scoperto che il cadavere lasciato sull’asfalto in uno scontro a fuoco era quello del terrorista Anis Amri, Scatà aveva già dovuto rinunciare a gran parte della sua libertà. Costretto a un lungo periodo di congedo. Poi relegato in ufficio per la sicurezza sua e dei suoi colleghi. Una popolarità che è presto diventata prigionia e che ha imposto una dislocazione diversa per lui. Sesto San Giovanni è sicuramente grata a lui e al suo collega Cristian Movio, il capomacchina che in quello scontro a fuoco è rimasto ferito.

Dalla Germania, dopo i messaggi di plauso giunti dalla cancelliera Angela Merkel, invece, non è arrivato più alcun segno. Nemmeno la prospettata assegnazione di una Stella al Merito da parte delle autorità tedesche e più arrivata. Mentre Scatà si avvia a una nuova vita, per il suo collega Cristian Movio il recupero seguito al ferimento alla spalla, è diventato più lungo. Il caposquadra è tuttora in convalescenza e probabilmente dovrà proseguire le terapie per il pieno recupero della spalla.