Sesto intitola una strada ai martiri delle foibe

Insieme alla Giunta e ai consiglieri di maggioranza e opposizione, presenti le associazioni degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia

La foto ricordo dell'inaugurazione

La foto ricordo dell'inaugurazione

Sesto San Giovanni (Milano), 9 febbaio 2018 - «Oggi ricuciamo la storia e anche un pezzo della città del futuro». Con queste parole di Antonio Lamiranda, assessore all’Urbanistica, è stato inaugurato il secondo tratto di via Martiri delle Foibe, che si sviluppa da viale Italia e via Trento. «Un percorso avviato anni fa, quando da consigliere presentai una mozione chiedendo l’intitolazione di una via per ricordare queste vittime – ha ricordato Lamiranda – Con coraggio, l’allora sindaco Giorgio Oldrini insieme al capogruppo Andrea Rivolta, fecero loro l’idea. Oggi sono contento da assessore di portare a termine questa proposta e riconsegnare alla città un altro pezzo della Sesto deindustrializzata».

Insieme alla Giunta e ai consiglieri di maggioranza e opposizione, ieri pomeriggio c’erano soprattutto le associazioni degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia. «È un piacere essere a Sesto, dopo che anni fa vennero ospitati negazionisti in una conferenza – ha commentato Tito Lucilio Sidari, sindaco e presidente del libero comune di Pola in esilio – Da 12 anni teniamo un corso all’Università della Terza Età su questo pezzo di storia. Il primo anno fummo costretti a togliere dal titolo del seminario la parola Italia per non destare polemiche. Nessuno può dominare la memoria. Non possiamo e non dobbiamo dimenticare».

L’amministrazione ha organizzato diverse iniziative. «Spetta alle istituzioni ricordare una verità ancora non del tutto condivisa, mettendo fine al tentativo che ogni anno si ripete di fingere che non sia accaduto nulla», ha dichiarato il sindaco Roberto Di Stefano. Alla cerimonia hanno preso parte anche il segretario del Pd Nicola Lombardo e la vicepresidente uscente del consiglio regionale Sara Valmaggi. Romano La Russa non ha rinunciato a una stoccata indirizzata al democratico Beppe Sala. «Che il sindaco di Milano prenda esempio da Sesto – è intervenuto il coordinatore provinciale di FdI – Qui i martiri delle Foibe vengono ricordati alla luce del sole e con orgoglio, mentre a Milano Sala e i suoi compagni chiedono di ricordare al buio e nelle segrete stanze tanti nostri connazionali, infangandone il ricordo». Da settimane Sesto ha iniziato una revisione della sua toponomastica. «Solo pochi giorni fa, qui vicino, abbiamo inaugurato via Anna Frank, vittima della cattiveria umana e dell’abominio allo stesso modo delle vittime delle foibe. Due facce della stessa medaglia – ha detto l’assessore alla Cultura Alessandra Magro – Tutte vanno riconosciute. Il messaggio che vogliamo dare è che la vita va tutelata». Resta ancora da scoprire la targa a Gianfranco Miglio, al quale sarà dedicato il giardino di via Lovati.