La stazione di Sesto? Un rifugio di sbandati

Il luogo simbolo della lotta al terrorismo è tornato a essere meta di criminali e senzatetto

I giacigli dei senzatetto occupano il marciapiede tutto il giorno

I giacigli dei senzatetto occupano il marciapiede tutto il giorno

Sesto San Giovanni (Milano), 16 febbraio 2017 - Da simbolo internazionale della lotta al terrorismo a luogo di degrado, ricettacolo di venditori abusivi, criminali e ora anche rifugio per senzatetto. La stazione ferroviaria di piazza Primo Maggio a Sesto San Giovanni continua a essere il punto più controverso della città. Su quel piazzale, nella notte del 23 dicembre scorso, due agenti del commissariato di Sesto uccisero il terrorista Anis Amri, che fuggiva dalla Germania dopo aver compiuto l’attentato al mercatino di Natale di Berlino. Le immagini del cadavere in terra hanno fatto il giro del mondo. A un certo punto si era persino pensato che piazza Primo Maggio e il suo scalo fossero il crocevia di aspiranti terroristi e di fanatici impegnati a reclutare nuovi adepti per la jihad. Per giorni quel luogo è stato tra i più sorvegliati d’Italia. Oggi è tornato a sprofondare nel degrado e nell’insicurezza. Tanto che in queste notti d’inverno la stazione è stata invasa dai senzatetto. Se ne contano almeno cinque, che dormono abitualmente tra il posteggio per le biciclette e l’ingresso principale. Di notte come di giorno, i loro giacigli campeggiano sul marciapiede.

Qualcuno di loro addirittura rimane a dormire fino a mezzogiorno, nascosto da montagne di coperte. Non è escluso che qualcuno in piena notte si impadronisca degli spazi interni. La presenza di coperte proprio sotto il banco della biglietteria, notata martedì mattina all’alba, lascia intendere che alcuni riescono di tanto in tanto anche a "conquistare" un posto al caldo nel quale dormire. Ma di giorno la situazione non migliora. Dall’alba fino a tarda notte il piazzale e l’androne principale della stazione sono luogo di incontro per centinaia di stranieri che qui trascorrono le loro giornate intrecciando affari poco chiari. Cominciano i rom la mattina presto prima di prendere il treno o il metrò che li condurrà lontano da Sesto.

La stazione del metrò che si trova nel sottosuolo di piazza Primo Maggio è ormai da anni un fiorente mercato abusivo nel quale si vendono prodotti contraffatti accanto a mercanzia di basso costo. Nemmeno i massicci interventi delle forze dell’ordine sono riusciti a dissuadere i mercanti stranieri. Ciò che fa più paura è che quotidianamente migliaia di pendolari, tra i quali tanti studenti, giovani e donne indifese, sono costretti a sfilare dinanzi a mendicanti, squilibrati e ai sempre più numerosi gruppi di stranieri che sostano davanti allo scalo senza un apparente motivo. Soltanto dopo che le forze dell’ordine riescono ad arrestarli, si scopre che sono spesso ladri e ricettatori e che quel piazzale così caotico è il loro "campo da gioco", nel quale comprano e vendono merce rubata.