Seveso, vigili e protezione civile a Paderno presentano i piani di emergenza

In 41 pagine i rischi idrogeologici e le risposte della squadra di emergenza

I volontari pronti a intervenire in caso di allerte

I volontari pronti a intervenire in caso di allerte

Paderno Dugnano (Milano), 18 novembre 2016 - Paderno ha un nuovo piano di emergenza comunale per la protezione civile. Quarantuno pagine di analisi dettagliata dei rischi e della strutturazione dei soccorsi. «È stato approfondito in particolare lo scenario del rischio idraulico legato al Seveso, che più coinvolge il territorio», sottolinea Lucio Dioguardi, comandante della polizia locale. Un piano con tanto di mappe, schede operative, check list, che spiegano come agire e qual è il modello di intervento comunale. «Importantissimo il ruolo attivo del cittadino. Perché la protezione civile siamo tutti», commenta Simone Segna, comandante del Gor (il Gruppo Operatori Radio). La creazione di un piano è necessaria per ridurre al minimo i rischi per i cittadini, consente di lavorare in modo organizzato, gestendo le risorse sul territorio e facilitando gli interventi.

La questione affrontata più da vicino è ovviamente quella del Seveso. «Un torrente che ci taglia da Nord a Sud ed è per noi croce e delizia - continua Segna - Va monitorato attentamente il suo corso, per le possibilità di variazioni repentine. Abbiamo classificato le aree più a rischio. Alcune sono ritenute «esondabili», mentre altre sono esondate». Tra le zone a rischio ci sono, a Nord, via Nino Bixio e via Lungo Seveso. Mentre a Sud, il tratto tra via Leonardo Da Vinci e via Roma, ma in particolare via Oslavia. Qualche criticità anche in via della Pace (a metà tra il territorio padernese e quello di Cusano Milanino), dove il canale provoca un reflusso fognario.

Nel piano si parla poi del rischio sismico, anche se è molto ridotto per Paderno, che si trova in zona 4. E infine dei rischi antropici, causati quindi dal comportamento umano. Come il rischio industriale o quello dei trasporti. Se il rischio trasporti è molto difficile da prevedere, per quello industriale si può predisporre un piano. A Paderno sono due le industrie potenzialmente più problematiche. La Stahl e la Ecobat, per la produzione di sostanze chimiche. I singoli piani di emergenza delle due aziende sono allegati a quello comunale. Infine è importante individuare le aree di accoglienza (o, tecnicamente, «di ammassamento») per ospitare la popolazione in caso di emergenze. La principale della città è il Parco Toti.