I presepi di Sesto “benedetti” dagli islamici

L'imam locale: "E' un valore se i cristiani rispettano le loro tradizioni"

La consegna a scuola da parte del sindaco

La consegna a scuola da parte del sindaco

Sesto San Givanni (Milano), 10 dicembre 2017 - A cercare di smorzare le polemiche, nate attorno all’iniziativa del sindaco di riempire strade e scuole di presepi, ci ha pensato proprio il centro culturale islamico di Sesto. Che, attraverso il suo massimo rappresentante, ha dato la sua “benedizione” alla proposta dell’amministrazione. "Il presepe nelle aree pubbliche per noi, come comunità musulmana, non rappresenta nessun disagio religioso o sociale", ha detto chiaramente l’imam Abdullah Tchina.

Nessun problema, insomma, se Roberto Di Stefano ha iniziato un vero e proprio tour nelle scuole pubbliche, per consegnare una capanna di legno agli istituti che ne faranno richiesta. "Siamo alle porte delle festività cristiane, che comportano alcune tradizioni nella società italiana. Noi musulmani non troviamo nessuna difficoltà davanti agli usi e alla cultura dei concittadini, anzi – ha spiegato Tchina -. Più concittadini cristiani rispettano le loro tradizioni religiose, meglio è. Perché il rispetto per i propri principi genera serenità familiare e partecipazione comunitaria. Al giorno d’oggi la pluralità è un dato di fatto, di grande ricchezza umana che condivide le scelte private degli individui e delle comunità".

Un gesto di apertura e fratellanza, l’ennesimo manifestato dalla comunità musulmana sestese, che non è passato inosservato. Diversi, infatti, gli apprezzamenti per le parole dell’imam Tchina. "Dico grazie ai sentimenti che le ispirano – ha commentato Savino Bonfanti, presidente della Proloco, che ha installato in piazza Petazzi un albero e un presepe -. Credo ai ponti e alle persone che lavorano per costruirli. Sopra di essi ci incontriamo e ci stringiamo le mani sorridendoci". Anche la consigliera comunale del Pd Mari Pagani ha sottolineato la presenza in città di "una comunità matura, integrata e consapevole, che sa che le differenze sono confronto, ricchezza e conoscenza. Questa è la sfida culturale profonda che bisogna condurre oggi con la pacatezza e la moderazione, che ci caratterizza e che a me ha insegnato moltissimo in questi anni". Mercoledì mattina il sindaco Di Stefano ha consegnato alla primaria Martiri della Libertà la prima Natività e altri plessi si sono già prenotati per ricevere la visita dell’amministrazione con il regalo. Un’iniziativa che ha diviso il dibattito e che è stata fortemente condannata dal centrosinistra sestese e anche da alcune docenti, soprattutto per le motivazioni del sindaco. "Dobbiamo salvaguardare la nostra identità e le nostre tradizioni. Vogliamo valorizzarli e non nasconderli per paura", ha dichiarato anche davanti ai bambini delle Martiri.

La cerimonia non avrebbe avuto un significato divisivo, ha tuttavia assicurato la dirigente scolastica Anna Maria Falco. "Abbiamo preparato questa accoglienza e tutti hanno partecipato – ha spiegato la preside -. Di qualsiasi etnia, religione, cultura. Il Natale ha questo bellissimo potere di unirci tutti". Altre Natività sono state posate fuori e dentro il municipio, in piazza Petazzi e nei negozi aderenti all’inizitiva “Le vie del presepe”.