Sesto, nuove telecamere al Parco Nord

L'ente precisa: "Gli stupri non c'entrano"

Uno degli impianti di recente installazione

Uno degli impianti di recente installazione

Cinisello Balsamo (Milano),  16 dicembre 2017 - E' sempre più videosorvegliato il Parco Nord Milano, il polmone verde incastonato come un tesoro naturale tra i comuni di Sesto, Cinisello, Bresso e Milano. In questi mesi è stata completata la posa della fibra ottica per collegare gli occhi elettronici che entro metà del 2018 saranno in tutto 31: "Ventisei sono già in funzione, 5 lo saranno nelle prossime settimane, entro i primi mesi del nuovo anno. Abbiamo completato la dorsale, spesso abbiamo problemi coi roditori che rovinano i cavi, ma possiamo dire di aver fatto un bel lavoro", spiega Riccardo Gini, direttore del Parco Nord.

Le telecamere puntano alcuni dei luoghi più sensibili del parco: a cominciare dalle passerelle ciclopedonali, per arrivare ai parcheggi, al Velodromo e alle aree dove si raduna un maggior numero di fruitori. Alcune sono ben visibili, altre decisamente meno. «Sono funzionali alla gestione del parco, un luogo che per altro non si presta propriamente all’installazione di questo tipo di dispositivi. Aumentano sicuramente la percezione di sicurezza di chi frequenta i nostri spazi e presto saranno collegate con i comandi delle polizia locali dei Comuni soci» aggiunge il direttore.

Gini non vuole mettere in relazione i recenti fatti di cronaca, che hanno fatto del Parco Nord la triste location per violenze e stupri, con l’implementazione della videosorveglianza: «Non c’è rapporto causa effetto. Alcune telecamere ci sono da anni, ora stiamo solo migliorando il sistema». Per garantire un controllo sempre più efficace, il Parco sta studiando il collegamento degli impianti con le sale operative dei vigili urbani. Ma c’è anche nell’aria l’estensione dell’accesso agli schermi di sorveglianza alle Gev, le guardie volontarie che sono le sentinelle del bosco. «Abbiamo anche pronto un protocollo con i corpi di polizia locale dei nostri Comuni che prevede di poter effettuare interventi e servizi senza vincoli di confini amministrativi» chiosa Gini.