Sesto, la salma di Amri è arrivata in Tunisia

Il sindaco Di Stefano: "Non pagheremo un euro per le spese di trasporto".

L'uccisione di Anis Amri a Sesto il 23 dicembre 2016

L'uccisione di Anis Amri a Sesto il 23 dicembre 2016

Sesto San Giovanni (Milano), 30 giugno 2017 - Dopo sei mesi, il corpo del terrorista della strage di Berlino, Anis Amri ha lasciato l'obitorio di Milano. La salma del tunisino, ucciso da due poliziotti italiani lo scorso 23 dicembre in piazza Primo Maggio, secono i media locali è arrivata ieri pomeriggio in Tunisia, dove la famiglia avrebbe pagato 11mila dinari per il reimpatrio. 

"Ora dobbiamo vigilare affinché né lo Stato italiano né i Comuni di Milano e Sesto San Giovanni paghino le spese per il mantenimento e trasporto - annuncia l'assessore lombardo al Territorio, Viviana Beccalossi, esponente di Fratelli d'Italia -. Un primo obiettivo è stato raggiunto. Ovvero che questo mostro non trovasse sepoltura in Italia. Anche e soprattutto nel rispetto di Fabrizia Di Lorenzo, nostra giovane connazionale che, ha perso la vita nella strage di Berlino, e dei suoi cari".

Da parte del neo sindaco di Forza Italia Roberto Di Stefano la rassicurazione che "la collettività sestese non sborserà neanche un euro". Intanto, la Regione torna sul nuovo commissariato della polizia di Stato che nascerà sulle aree Falck: un progetto che ha già trovato il sostegno della proprietà delle aree dismesse, il gruppo Milanosesto, del ministero dell'Interno e dell'amministrazione precedente e attuale.