Sesto, gli sfrattati protestano contro il Comune: ci cancellano dall'anagrafe

Dopo un anno di collocamento in albergo, chi è senza casa viene eliminato dagli elenchi e perde la possibilità di un'assegnazione di alloggio popolare

La protesta dell'Unione Inquilini

La protesta dell'Unione Inquilini

Sesto San Giovanni (Milano), 22 dicembre 2016 – Un volantinaggio in largo Lamarmora, per denunciare la cancellazione dall'anagrafe delle famiglie sfrattate da più di un anno, che non hanno ottenuto l'assegnazione di una casa popolare. Lo ha organizzato giovedì pomeriggio l'Unione Inquilini. Un flash mob guidato dall'avvocato Luigi Montalto, che segue diverse famiglie rimaste senza più casa. "La politica delle sublocazioni ha ceduto il passo al giro hotel/casa albergo/residence, che costa al Comune molto più delle sublocazioni e che purtroppo non garantisce la sistemazione a tutte le persone in difficoltà - lamenta Montalto -. Senza contare che le persone sole, anche anziane o invalide, non vengono collocate in nessuna struttura, rimanendo in mezzo alla strada se non riescono a trovare una soluzione in autonomia". La protesta di largo Lamarmora punta il dito contro le sistemazioni in hotel. "Non puoi portare lì la residenza, perché dovrebbe essere una dimora temporanea e non abituale. Quindi, dopo un anno che non abiti più in una casa, l'anagrafe di Sesto ti toglie la residenza e, una volta che non hai più la residenza, il Comune non può più collocarti in una casa popolare. Perciò, se la permanenza in albergo supera l'anno, si perde la possibilità di avere un'assegnazione, il medico di base, la scuola per i bambini. In pratica, perdi il lavoro e la casa e il Comune ti toglie anche i diritti". Laura Lana