Sesto, i giovani disegnano la pista dei sogni: "Ecco come sarà il nostro skatepark"

Ragazzi in prima linea nel progetto che farà poi da base al bando

I giovani stanno progettando lo skatepark

I giovani stanno progettando lo skatepark

Sesto San Giovanni (Milano), 19 ottobre 2016 - Se ne parla da anni. Uno skatepark da realizzare a Sesto, per riconvertire uno spazio non utilizzato. La prima idea, datata 2009, lo voleva nel parcheggio di via Mantovani. Poi ci fu chi propose di adattare l’arena dei giardini di SpazioArte. Niente da fare per diverso tempo. Fino a qualche mese fa, quando le sollecitazioni sono tornate ad arrivare con più insistenza direttamente dagli skater di Sesto. Il gruppo più folto aveva presentato l’idea durante gli incontri per la progettazione della "Terrazza Bottoni" a Cascina Gatti. Altri ragazzi avevano raccontato la loro esigenza di una rampa in città direttamente all’Informagiovani. Così in questi mesi i patiti dello skateboard si sono riuniti e hanno iniziato a disegnare il loro parco dei sogni direttamente sui programmi professionali con l’aiuto di un esperto e degli uffici comunali.

L’altra sera una quindicina di ragazzi, dai 16 anni in su, si sono incontrati all’Informagiovani di via Marconi per affinare il progetto che poi farà da base per il bando che assegnerà i lavori di realizzazione della struttura. Per ore i giovani skater sono rimasti a riflettere su ogni pendenza, sulla disposizione delle rampe che permettono le evoluzioni, sui materiali da utilizzare. "Avere strutture troppo complesse non va bene, perché comunque non vogliamo rischiare di farci male - spiegano i ragazzi -. Stiamo cercando di pensare a uno skatepark che abbia più livelli di difficoltà". Per il loro divertimento, ma non solo. "Ci piacerebbe che questo diventasse un luogo per tutti gli amanti di questa disciplina: per chi già la pratica, per chi è principiante, per chi vuole imparare. Ci piacerebbe anche che fosse un luogo adatto anche ai bambini". Il gruppo ha anche portato in gita l’assessore all’Ambiente e alle Politiche giovanili Elena Iannizzi e i tecnici del municipio per vedere gli esempi già esistenti.

"Per ogni struttura ci hanno indicato quali sono gli elementi che rendono uno skatepark pericoloso, inagibile o comunque non appetibile - racconta Iannizzi -. Punti critici e punti di forza: si tratta di un’esecuzione delicata, particolare, che non si può sbagliare. Altrimenti resta un’opera dismessa e non riconvertibile. Per questo abbiamo scelto una progettazione condivisa con loro, che ne saranno i fruituri". Lo skatepark sorgerà su un’area di circa 1.800 metri quadrati, dopo il parcheggio pubblico della nuova via della Bergamella, passando via Molino Tuono. Uno spazio oggi vuoto, dove ci saranno anche aree attrezzate. Per ora si ipotizza un budget intorno ai 150mila euro. "Gli uffici stanno definendo il bando per affidare i lavori - conclude l’assessore -. Di certo faremo una realizzazione in opera, per non avere dislivelli tra diverse strutture componibili da affiancare. L’altro tema su cui faremo attenzione, con un capitolato specifico, riguarda i materiali. Molte delle strutture che ci hanno mostrato i ragazzi si sono deteriorate in poco tempo: un costo economico e sociale non sostenibile".