Siria Trezzi del Pd
Cinisello Balsamo (Milano), 22 maggio 2017 - "E' già successo altre volte in precedenza, ma ora non voglio più fare finta di nulla". Con queste parole il sindaco di Cinisello Siria Trezzi ha ripubblicato sul suo profilo facebook gli insulti pesantissimi che le erano stati mossi da un cittadino giovedì scorso, in occasione della firma del protocollo ministeriale per l’accoglienza degli immigrati. In questi giorni Facebook è tornato ancora una volta ad essere cassa di risonanza per i malumori di tanti cittadini sul tema caldo dei profughi e per le battute irriverenti quando non offensive di alcuni.
C’è chi il 18 maggio scorso ha passato il segno, insultando in modo pesantissimo e gratuito il primo cittadino. Firmandosi con nome e cognome, non ha esitato ad apostrofare il sindaco del Pd con appellativi pesanti e con frasi violente, arrivando ad augurarsi che "sia violentata da uno straniero". Tutto lasciato nero su bianco, in un commento sotto un post che annunciava l’accordo con il Ministero, già seguito da decine di messaggi di disappunto. Ma se Facebook ha proceduto rapidamente a eliminare quelle frasi, il sindaco Trezzi ha provveduto a ripubblicarlo, inserendo una foto del commento stesso.
"Si può essere in disaccordo con le scelte politiche ed amministrative – ha detto la Trezzi -, avere visioni diverse della società, ma sono convinta che ci siano dei limiti che non debbano essere oltrepassati e ho deciso di procedere anche in sede legale. Credo che sia giusto e doveroso denunciare chi usa termini di tale violenza contro le donne, oppure razzisti, sessisti, omofobi, perché è ora di porre un argine". Il suo sfogo ha raccolto il plauso e la solidarietà solamente di alcuni. Infatti tra le 240 condivisioni e gli oltre 300 commenti, sono stati molti i messaggi di persone che, pur in modo più contenuto, hanno messo sotto accusa il primo cittadino per la scelta di accogliere nuovi profughi. Secondo il protocollo firmato in Prefettura giovedì scorso, Cinisello dovrebbe riceverne 102, contro i 60 attualmente presenti.