Furto all’Ikea, assessore di Paderno denunciata: "Un banale equivoco. Mi difenderò"

La 27enne è stata fermata alle casse dello store di Carugate

Valentina Polito, 27 anni, è l’assessore al Commercio

Valentina Polito, 27 anni, è l’assessore al Commercio

Paderno Dugnano (Milano), 12 novembre 2017 - Lei si difende a spada tratta e dice che è tutto un malinteso, il sindaco Marco Alparone aspetta un chiarimento. Carabinieri e vigilantes, però, sembrano avere pochi dubbi. Valentina Polito, assessore al Commercio a Paderno Dugnano, eletta nelle fila di Forza Italia, è stata denunciata a piede libero per furto. Non avrebbe passato alla cassa “fai da te” dell’Ikea di Carugate prodotti per 380 euro, su 500 di spesa. Differenza più che sospetta, secondo gli investigatori, per bersi la scusa della dimenticanza o per attribuirla a un errore tecnico: un problema nel lettore di codici a barre che prepara il conto, al quale l’assessore avrebbe fatto riferimento, dopo che le era stato chiesto un chiarimento sullo scontrino.

Polito era al telefono, mentre portava a termine l’operazione. Non si era accorta di essere sotto osservazione. Ma quel carrello strapieno dava nell’occhio. Alle guardie ha spiegato che si era distratta per via di una chiamata della madre, ma è parso inverosimile. A quel punto lei ha fatto fuoco e fiamme, "sono un pubblico ufficiale, un assessore", "figuriamoci se rubo", così risulta agli atti, ma allo store hanno deciso di chiamare i carabinieri di Vimercate e di sporgere querela. Sulle immagini delle telecamere del negozio è impressa l’intera sequenza, già finita nel fascicolo aperto a suo carico. Ora, spetterà al giudice pronunciarsi, a meno che le parti non trovino una soluzione e la denuncia venga ritirata. La vicenda sta sollevando un polverone. L’assessore, 27 anni, è stata eletta nel 2014, al secondo mandato della giunta Alparone, come consigliere comunale, al quale poi sono state affidate tre deleghe importanti: Commercio, Attività produttive e Lavoro. Dopo l’episodio, avvenuto sabato scorso, si è rivolta a un legale. Definisce quanto accaduto un semplice equivoco; spiegando di essersi trovata protagonista, suo malgrado, di un fatto del tutto surreale.

"Mi sembra di vivere un incubo - racconta -. Un banale equivoco è diventato un caso e non capisco perché. Sono stata costretta a ricorrere a un avvocato a cui ho dato mandato di chiarire al più presto l’episodio con Ikea. Non c’è niente da commentare e mi tutelerò da ogni possibile strumentalizzazione. È un evento sciagurato, che non ha niente a che fare con la mia persona". Attende che si faccia luce sulla vicenda anche il primo cittadino. "Ho letto quanto è accaduto. L’assessore Polito ha il dovere di chiarire questa spiacevole vicenda personale".