Esplosione palazzina a Sesto, l’ombra del gesto volontario

L'ipotesi dell’incidente non convince del tutto gli investigatori della polizia

Esplosione palazzina via Villoresi a Sesto

Esplosione palazzina via Villoresi a Sesto

Milano, 16 gennaio 2018 - L’ipotesi dell’incidente non convince del tutto gli investigatori della polizia. Per questo, a Sesto San Giovanni è scesa in campo la squadra giudiziaria dei vigili del fuoco con il compito di accertare le cause dell’esplosione che domenica all’alba ha sventrato la palazzina di 5 piani in via Villoresi 46, causando sei feriti non gravi. La Procura di Monza ha aperto un fascicolo a carico d'ignoti per il reato di crollo doloso. Dunque, al momento, non ci sono indagati, semmai solo parti offese, ma nulla può essere escluso: il guasto, l’errore umano o addirittura un gesto volontario. Il lavoro della squadra giudiziaria dei vigili del fuoco è già cominciato. Verranno utilizzati strumenti sofisticati e tecniche investigative particolari, per capire da dove si sia originata la perdita di gas e dove si sia innescata l’esplosione. I tecnici setacciano quel che resta dell’appartamento al quinto piano abitato dall’anziano di 73 anni, dove si è registrato lo scoppio.

Da chiarire come il pensionato si sia procurato ustioni alle braccia. Lui, vedovo da qualche anno, ha confermato di aver cenato alle 19,30 di sabato e di essersi coricato subito dopo. «Sono stato svegliato dall’esplosione», ha detto ai soccoritori. Intanto, l’edificio rimane sotto sequestro giudiziario. Lo sarà per almeno due settimane. Solamente dopo si potrà pensare alla messa in sicurezza e alla ristrutturazione per renderlo nuovamente abitabile. Via Villoresi è chiusa e l’accesso è consentito solamente a piedi ai residenti dei caseggiati adiacenti. Ieri pomeriggio il sindaco sestese Roberto Di Stefano ha tenuto un nuovo tavolo tecnico. Il Comune questa mattina convocherà tutti gli evacuati per offrire loro un alloggio temporaneo in immobili destinati alla vendita. «La scelta dell’amministrazione comunale – dicono dal Comune – è quella di continuare ad assistere le famiglie anche oltre la prima emergenza». A Rozzano, invece, dove domenica mattina uno scoppio al kartodromo ha provocato tre feriti (non in pericolo di vita) i rilievi proseguono, pur in assenza di indagini e sequestri. La fuga di gas, all’origine dell’esplosione, era stata avvertita ben prima dello scoppio: l’incidente, forse, poteva essere evitato.