Sesto, via all’interramento dell'elettrodotto

Approvato il progetto di Terna, il sindaco Di Stefano: «Tutto merito dell’associazione Sottocorno»

L'elettrodotto al confine tra Sesto e Milano

L'elettrodotto al confine tra Sesto e Milano

Sesto San Giovanni (Milano), 23 ottobre 2017 - È partito il conto alla rovescia per l’interramento dell’elettrodotto di via Sottocorno, al confine con il quartiere Adriano di Milano. Tra poco più di un anno i cavi dell’alta tensione saranno sotto il suolo. La giunta ha infatti approvato il progetto esecutivo di un intervento, che consentirà di liberare terreni attualmente occupati da tralicci e attraversati dai conduttori della linea elettrica aerea.

«Sono particolarmente contento di questo passaggio, perché è frutto di una lunga battaglia dell’associazione Sottocorno che da anni lotta e si impegna per questo risultato - commenta il sindaco Roberto Di Stefano -. Negli anni li ho sempre sostenuti nelle loro azioni, attraverso l’attività da consigliere di opposizione e ora con l’approvazione di questo progetto, con cui andiamo verso una svolta decisiva per i lavori».

Il documento esecutivo è stato presentato da Terna spa, la società proprietaria nonché gestore della rete elettrica di trasmissione, a cui sono stati affidati i lavori già la scorsa estate attraverso la convenzione firmata insieme ai comuni di Sesto San Giovanni e di Milano. La settimana scorsa la giunta aveva approvato il quadro economico per oltre 5,4 milioni di euro, coperti grazie ai fondi ministeriali del “Bando periferie”, a cui aveva partecipato la precedente amministrazione attraverso la Città metropolitana. Il completamento dei lavori è previsto per la fine del 2018, quando ci sarà l’interramento delle linee elettriche.

«Vigileremo al massimo - assicura Di Stefano - affinché siano rispettati i termini e i tempi per salvaguardare finalmente i cittadini che da così tanti anni chiedevano una soluzione». Per ora il cronoprogramma, rispetto alle tempistiche del consiglio comunale di luglio, è in ritardo di due mesi: il cantiere si sarebbe dovuto aprire tra settembre e ottobre. «Il nostro compito sarà adesso di monitorare la situazione, in particolare il rispetto delle prescrizioni paesaggistiche - spiega Alessandra Magro, assessore all’Ambiente -. Saremo particolarmente attenti ai lavori di Terna, per venire incontro alle giuste sollecitazioni dei residenti».