Cusano, l’asilo con le telecamere esiste già. E registra un record d’iscrizioni

Cusano, una struttura anticipa il Parlamento. I genitori? "Più sereni"

Immagine ripresa dalle telecamere dell'aula in cui insegnava la maestra

Immagine ripresa dalle telecamere dell'aula in cui insegnava la maestra

Cusano Milanino, 21 ottobre 2016 - Via libera alle telecamere negli asili e nelle strutture per anziani. L’efficacia degli occhi elettronici, tra l’altro, è appena stata comprovata a Milano, dove una maestra manesca è stata rinviata a giudizio dopo 7 anni di soprusi ai danni di alunni delle elementari. E se la proposta di legge è fresca di approvazione alla Camera dei Deputati ed è pensata per tutelare i soggetti più deboli da eventuali abusi, nel Milanese c’è un asilo-nido che ha precorso i tempi e si è già dotato di un sistema di occhi elettronici, a tutela dei piccoli utenti e delle lavoratrici. Si tratta di «Ninna nanna dei bambini», una struttura privata con sede a Cusano Milanino (19 iscritti su una capienza totale di 35).

Al suo interno quattro telecamere, posizionate nelle aule. «Gli apparecchi sono stati installati a settembre. I genitori sollecitano interventi in questo senso, noi ci siamo adeguati - spiega la coordinatrice, Sonia Schiariti -. E avevamo intuito che presto si sarebbe arrivati a una legge in materia: meglio attrezzarsi da subito». Il bilancio del primo mese di sperimentazione è positivo: «Nessuno si è lamentato, anzi, la presenza delle telecamere ha convinto diverse famiglie a iscrivere da noi i propri figli – prosegue Schiariti -. Il controllo elettronico è una forma di tutela per i bambini, i genitori e per le stesse lavoratrici. Se, da un lato, a volte si verificano dei fatti spiacevoli, dall’altro può succedere che gli educatori vengano messi sotto accusa in modo immotivato. Le registrazioni sono una garanzia per tutti». Per ovviare a problemi di privacy, il nido «Ninna nanna» ha comunicato la presenza degli occhi elettronici all’Ispettorato del Lavoro e fatto firmare la liberatoria a genitori e personale, per autorizzare le riprese.

«Le telcamere sono collegate a un circuito interno – spiega la coordinatrice - solo le forze dell’ordine e noi, in caso di necessità possiamo accedere ai fotogrammi». Nell’hinterland milanese il tema dei maltrattamenti a scuola è appena tornato di attualità a Mediglia, dopo il racconto choc della mamma di una ragazzina dislessica di 12 anni, che sarebbe stata schiaffeggiata dall’insegnante di sostegno: sull’episodio è aperta un’indagine.