Sesto, nidi ai privati: mamme e bimbi in corteo per dire 'no'

Sfila la protesta di genitori ed educatori per preservare il servizio

Un momento della protesta

Un momento della protesta

Sesto San Giovanni (Milano), 17 dicembre 2017 - Palloncini gialli e maglietta bianca sopra il giubbotto per la passeggiata in difesa dei servizi all’infanzia, che ieri mattina è stata organizzata da genitori, nonni ed educatori. Una sfilata colorata che è partita da piazza della Resistenza, sotto il municipio, per arrivare in piazza Petazzi, attraversando le bancarelle di via Padre Ravasi e il mercato del centro storico. Con i passeggini o i più piccoli tenuti per mano, mamme e papà hanno detto con forza il loro «no» a un’eventuale esternalizzazione dei nidi comunali. Non solo. Tra le richieste c’è anche la valorizzazione del personale educativo dell’ente, perché i servizi restino di qualità.

«Questo corteo è per ribadire che il servizio nidi di Sesto è una grande risorsa da preservare», ha spiegato in piazza la portavoce del neonato comitato Chiara Rogliano. La manifestazione è arrivata in piazza Petazzi, proprio dove l’associazione “Il Popolo della Famiglia” con un banchetto pubblicizzava l’iniziativa “anti- gender”, che si terrà domani sera allo Spazio Mil con l’avvocato Gianfranco Amato.

Sotto l'albero di Natale, accanto al presepe in legno, è stato posto «un dono simbolico per l’amministrazione»: un pacco regalo, con tanto di fiocco e di manine dei bambini degli asili comunali. Sui rami dell’abete è stata anche appesa una lettera, scritta idealmente dai piccoli sestesi, che è stata letta da Rogliano. «Le nostre manine che oggi toccano, esplorano e scoprono la realtà che ci viene offerta, sono le stesse che domani costruiranno la nostra città – si legge nel cartellone giallo -. Perché noi siamo il futuro di questa città e non dei semplici numeri e meritiamo tutte le attenzioni e la qualità che i grandi ci possono offrire!». Firmato «le bambine e i bambini dei nidi».

Le stesse piccole manine colorate e ritagliate, con tanto di cordicina, sono state attaccate all’albero come degli addobbi natalizi dai piccoli e dai loro genitori, che hanno riempito i rami, prima di lasciare la piazza dopo un canto collettivo. Durante la mattinata sono state anche raccolte le firme della petizione, che martedì sarà ufficialmente chiusa. Giovedì la lettera del comitato dei genitori dei nidi, insieme alle adesioni, sarà protocollata in municipio «per chidere all’amministrazione garanzie sul servizio, la continuità delle educatrici e l’apertura di luoghi di dialogo e confronto».

Nei giorni scorsi intanto si è tenuto un primo incontro con i sindacati per esaminare l’argomento. In quella sede, l’amministrazione ha smentito le voci di esternalizzazione del personale, tuttavia avrebbe confermato la ricerca di strade alternative di gestione, senza entrare nel merito delle possibili modalità di diversa erogazione di un servizio che copre 422 bambini con otto presidi in città. «Giovedì auspichiamo che il sindaco voglia incontrarci e parlarci, insieme all’assessore all’Educazione – commentano i genitori del comitato -. Temiamo una dimissione dei nidi e un peggioramento della qualità, vista anche la riduzione del numero di educatori».