Cinisello, nuovo vescovo per i copti. Tutta la comunità in festa

Anche monsignor Delpini ha partecipato alla cerimonia di insediamento di Anba Antonio

Anba Antonio nella chiesa di via Marconi

Anba Antonio nella chiesa di via Marconi

Cinisello Balsamo (Milano), 3 dicembre 2017 - E' stata un’immersione nelle tradizioni e nei riti ortodossi antichi, quella vissuta ieri pomeriggio alla chiesa copta dedicata a Santa Maria e Sant’Antonio, che sorge in via Marconi. La comunità cristiana egiziana di mezza Europa si è riunita a Cinisello in occasione dell’insediamento del nuovo vescovo Anba Antonio, che sostituisce Anba Kirolos, punto di riferimento per i copti che vivono in Italia, scomparso la scorsa primavera. Il monaco Anba Antonio, 55 anni, cresciuto spiritualmente nel monastero di Lacchiarella a Milano, in qualità di vescovo risiederà a Cinisello e sarà la guida spirituale dei cristiani copti di tutto il Nord Est d’Italia. La sua diocesi, che conta 30 chiese e oltre 10mila fedeli di origine egiziana, si estende dalla Lombardia al Veneto, al Trentino e al Friuli, oltre che parte della Svizzera. A salutare il suo insediamento sono intervenuti 19 vescovi copti di tutta Europa, decine di monaci e sacerdoti copti, oltre che una delegazione della chiesa cattolica guidata dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, che ha voluto rendere omaggio ai martiri della Chiesa cristiana d’Egitto.

L’intera zona di via Marconi è stata circondata dalle forze dell’ordine per motivi di sicurezza per tutto il pomeriggio. La cerimonia, recitata in lingua copta e in italiano, ha seguito i riti millenari di questa chiesa che ha una tradizione lunga 19 secoli. Nel suo discorso, Anba Antonio ha sottolineato che continuerà il lavoro di consolidamento della diocesi, cresciuta rapidamente negli ultimi 10 anni, puntando sui giovani e soprattutto sulle opere di volontariato sociale nella comunità. La chiesa cinisellese venne costruita circa 15 anni fa e da allora è diventata luogo di integrazione e di dialogo con il resto della città.

Sono oltre 2mila i fedeli che oggi la frequentano. Per rendere più semplice l’integrazione con la comunità locale, il precedente vescovo aveva fatto tradurre tutte le scritture copte in lingua italiana in modo da consentire una immediata comprensione dei riti e della spiritualità della sua chiesa. Non è un caso che oggi a rendere omaggio al nuovo pastore della diocesi siano arrivate, oltre al sindaco Siria Trezzi, anche le autorità politiche di tutto il Nord Milano.