Un unico parco metropolitano? Vantaggio per tutti

Il presidente del Parco Nord plaude alla novità

Il Parco Nord

Il Parco Nord

Sesto (Milano), 28 marzo 2017 - Un primo piccolo passo verso la creazione di un grande parco metropolitano. È questo il senso della delibera assunta nei giorni scorsi dall’assemblea del Parco Sud Milano, composta dai sindaci del Parco Agricolo Sud Milano, che hanno dato il via libera all’inserimento del grande parco regionale in un «Ambito Territoriale Unico» che riunisce anche il Parco nord e i alcuni parchi sovracomunali della Città Metropolitana, tra cui il Grugnotorto e il Mediavalle del Lambro. Questo atto formale non porterà alla fusione dei parchi milanesi, ma più semplicemente alla loro unificazione gestionale. «Sono straconvinto che sia la strada giusta – afferma Roberto Cornelli, neopresidente del Parco Nord Milano -. Il Parco Nord è nato su un’idea di espansione e non di chiusura, dunque una legge che mette al primo posto la collaborazione tra diversi parchi è benvenuta».

Cornelli, ex sindaco di Cormano, sottolinea la legge regionale non parla di fusione di parchi diversi, ma di sinergie. «Chi pensa che questo concetto di unità possa far venire meno le specificità dei singoli parchi si sbaglia. Il Parco Nord è nato come area verde destinata al tempo libero e allo sport, mentre il Parco Sud e il Grugnotorto hanno una vocazione più agricola, ma soprattutto hanno criteri di gestione differenti. Non possiamo pensare di omologarli. Possiamo invece estendere i modelli virtuosi». Anche dal punto i vista gestionale i due parchi sono profondamente diversi. Autonomo, anche se finanziato dai comuni soci, il Parco Nord; gestito in toto dalla Città metropolitana il Parco Sud. Cornelli si toglie un sassolino dalla scarpa, rispondedo al sindaco leghista di Opera Ettore Fusco. «Inutile fare polemica tanto per fare – dice – se c’è un ente pubblico che ha dimostrato di non essere un carrozzone, questo è il Parco Nord. La manutenzione del verde gestita dal parco costa enormemente di meno di quanto costa altrove. Forse in fatto di gestione possiamo insegnare qualcosa». Il provvedimento dei giorni scorsi è solamente un piccolo passo. Il 4 aprile possiamo anche l’assemblea comunitaria del Parco Nord confermerà questa decisione.