Bambino violento, i compagni tornano in classe ma lui è l'unico assente

Cinisello, alunni di nuovo in classe. Ma la tensione resta alta

I piccoli sono rientrati in classe

I piccoli sono rientrati in classe

Cinisello Balsamo (Milano), 21 febbraio 2017 - E' stato il giorno più difficile per le famiglie e le autorità coinvolte in una delicata e complicatissima vicenda di violenza fra i banchi. Dopo che venerdì scorso, per protesta nei confronti della scuola, 19 famiglie avevano ritirato per un giorno dalle lezioni i loro bambini, ieri è stato il momento del ritorno in aula. I genitori denunciavano l’inerzia della scuola nella gestione del caso di un bambino affetto da patologie comportamentali che lo rendono particolarmente aggressivo e violento. Ieri il bambino finito al centro del conflitto scolastico era assente. I genitori hanno preferito tenerlo a casa, in attesa che la situazione si chiarisca.

Diventa cruciale in questo momento il ruolo della scuola e della dirigenza che, evidentemente, fino a questo momento non è riuscita a inquadrare in modo corretto la gravità della situazione. Il bambino negli ultimi tre anni è stato certificato come disabile ed è assistito da un insegnante di sostegno e da un educatore. Ma questi supporti si sono rivelati inadeguati o quanto meno non sufficienti a ridare serenità e sicurezza a lui e di conseguenza ai suoi compagni. "Si tratta di casi difficili che purtroppo sono più frequenti di quanto si possa pensare - ha spiegato Marco Bussetti, dirigente dell’ufficio scolastico -. In questi casi è fondamentale la collaborazione tra la famiglia del bambino e la scuola. Il rapporto deve essere costante e la collaborazione deve essere forte perché a repentaglio c’è la serenità scolastica del bambino, ma anche dei suoi compagni. La reazione degli altri genitori è comprensibile, ma purtroppo l’unico modo per trovare una soluzione è collaborare tutti insieme allo stesso obiettivo. In questi casi è utile anche la funzione del sindaco e dei servizi sociali del Comune, che con i loro strumenti possono essere di supporto sia alle famiglie sia alla scuola".

Dunque l’intera questione che ha scatenato una bufera nella scuola elementare è ora nelle mani del dirigente scolastico, che ha il difficile compito di ricucire i rapporti con le famiglie e con le istituzioni locali. Il sindaco Siria Trezzi già lo scorso weekend aveva garantito la massima disponibilità dei servizi sociali a trovare una soluzione che sia in grado di garantire tutti i piccoli.