Cinisello, rischio crolli in tre asili

Parzialmente inagibili gli spazi di tre strutture comunali

Ingresso off limits alla Papa Giovanni XXXIII 1

Ingresso off limits alla Papa Giovanni XXXIII 1

Cinisello Balsamo (Milano), 18 ottobre 2016 - Tre scuole materne transennate e rese parzialmente inagibili ad alunni e insegnanti. Una lunga serie, almeno nove, interventi da mettere in campo nelle prossime settimane. Infine otto cantieri già attivi e in fase di completamento. A giudicare dalle carte, le scuole di Cinisello Balsamo sono in allarme rosso per il rischio di crolli dei controsoffitti. Ma l’assessore alle Opere Pubbliche Ivano Ruffa assicura che non c’è nessuna emergenza. Il piano per le scuole varato a tambur battente la scorsa settimana dall’ufficio tecnico del Comune di Cinisello è ispirato alla prudenza e alla prevenzione, per evitare che la situazione degeneri. Il risultato è che da ieri mattina parte delle aule e degli spazi comuni delle materne Papa Giovani XXIII uno e due sono stati chiusi. È stata dichiarata inagibile anche una parte della scuola materna Marconi. Anche se in tutti e tre i casi è stata garantita la continuità delle lezioni. A far temere i tecnici sono i risultati delle analisi termografiche condotte per conto del Comune da una società specializzata. Analisi che hanno evidenziato la presenza di aree di possibile cedimento degli intonaci in buona parte di ventisette plessi scolastici cittadini. In nessun caso la situazione viene considerata di emergenza vera. Tuttavia in più di un caso la prudenza ha imposto di intervenire in modo preventivo.

«Abbiamo dato il via a una serie di opere di messa in sicurezza che già la scorsa settimana hanno comportato la demolizione di alcuni intonaci – ha spiegato l’assessore Ruffa -. Nel caso delle tre scuole materne abbiamo deciso di rendere inaccessibili alcune zone della scuola perché ieri mattina era prevista l’accensione dei riscaldamenti. L’esperienza dimostra che se ci sono aree di intonaci che tendono al cedimento, quando si creano sbalzi termici è più facile che si verifichino crolli. Dunque abbiamo chiuso i locali in attesa di poter eseguire i lavori». Ieri mattina, perciò, all’ingresso delle scuole materne si sono formati diversi capannelli di genitori preoccupati, e in qualche caso indignati, per una decisione assunta in modo così rapido e non comunicata per tempo alle famiglie. Il timore serpeggiante era che il «pericolo» di crolli potesse riguardare altre zone degli stabili. Tuttavia, sulla base degli esami termografici compiuti dal Comune nei mesi di luglio e agosto, l’assessore ha escluso ulteriori pericoli.