In giro a Cinisello "armati", bravata per fare un video-choc. Denunciati 4 giovani

La febbre da social colpisce ancora. I carabinieri fermano dei ragazzi armati di pistole finte, che "giocavano" a guardie e ladri a favore di videocamera. Hanno rischiato grosso: la freddezza dei carabinieri ha evitato il peggio

I militari hanno intimato ai giovani di abbassare le armi, scoprendo il gioco

I militari hanno intimato ai giovani di abbassare le armi, scoprendo il gioco

Cinisello Balsasmo (Milano) 30 settembre 2016 - Video ad alto tasso di adrenalina da sparare sui social network per divertire gli amici. Probabilmente era questo l'intento di quattro giovani cinisellesi, tra i 22 e i 24 anni, che l'altra sera si sono fatti mettere sotto tiro dai carabinieri di una pattuglia, per poter filmare la scena di un arresto cruento. In due si sono messi a girare per via Don Bosco, alla periferia della città e in uno dei quartieri a più alto tasso di criminalità, con il volto travisato da una bandana e le pistole (finte) in pugno. Un residente ha dato l'allarme e quando i carabinieri sono arrivati non hanno potuto far altro che estrarre le armi vere e puntarle verso i giovani per intimare loro di deporre le pistole e scoprire il volto.

Scoperto che si tratttava di una bravata, i carabinieri si sono resi conto che a breve distanza altri due giovani con una videocamera professionale dotata di cavalletto, erano pronti a immortalare gli amici in un video da diffondere sui social network. Le pistole, giocattoli dotati di tappo rosso, erano poco visibili. Se non fosse stato per la freddezza dei militari, la bravata si poteva concludere in tragedia

Uno dei ragazzi, trovato in possesso di una dose di cocaina, è stato segnalato al Prefetto quale assuntore. Gli altri sono stati denunciati per procurato allarme