Bresso, i comitati: "Metrotranvia più utile che mai. Prolungare la M5? Solo un sogno"

Una lettera di solidarietà al sindaco Ugo Vecchiarelli

Salvatore Miletta è il tranviere che presiede il Comitato per il tram

Salvatore Miletta è il tranviere che presiede il Comitato per il tram

Bresso (Milano), 2 novembre 2016 - Hanno scritto una lettera al sindaco e ai consiglieri comunali bressesi per ribadire, ancora una volta, il loro sì alla metrotranvia. Il Comitato per il tram e l’associazione Utenti del trasporto pubblico (Utp) entrano nell’accesa discussione che sta animando le città della tratta e, in particolar modo, Bresso. Qui infatti sono attive alcune petizioni, sia contro la stessa tranvia sia a sostegno della M5 verso – appunto – Bresso, Cusano Milanino e Cinisello Balsamo.

Per il Comitato e per l’Utp, invece, il progetto deve andare avanti e non varrebbe la pena fermarlo proprio ora con i lavori "preliminari" sulle interferenze sotterranee già ben avviati. Su questo è categorico Salvatore Miletta, responsabile del Comitato: "Abbiamo spedito questa lettera aperta per esprimere la solidarietà al sindaco Ugo Vecchiarelli, che da sempre si batte per la realizzazione di questa opera. La metrotranvia non è un’opera inutile, e non è neppure un progetto vecchio e superato. Anzi, questa linea è più necessaria che mai. La popolazione delle città attraversate sono stabili o in aumento. Si prevede una stima giornaliera tra i 15mila e i 20mila passeggeri".

Con lo studio di fattibilità per il prolungamento della Lilla da Bignami verso Bresso è nato l’inevitabile contrasto tra tranvia e metropolitana. Anche su questo punto non ci sono dubbi: "Noi guardiamo la realtà e la tranvia significa realismo. Il resto è un libro dei sogni - prosegue Mauro Anzani di Utp -. I detrattori si lamentano dello spreco di risorse della tranvia. Ma il metrò costerebbe molto di più e le quote per i singoli Comuni aumenterebbero. Proprio per il costo dei lavori non fu realizzato l’ipotizzato prolungamento della M3 verso Cusano, con diramazione da Comasina in zona Niguarda". Poi la nuova tranvia potrebbe avere anche una ramificazione verso la M5 Bignami: "Il collegamento può essere rapidamente attuato come previsto nel Piano urbano della mobilità sostenibile del Comune di Milano - scrivono nella lettera Miletta e Anzani -. La M5 non potrà che andare verso Monza, che è il polo attrattivo principale. Lì ci sarà anche un deposito".

La nuova tranvia sarà un’occasione per riqualificare le città interessate dalla tratta: "Le strade attraversate miglioreranno il loro look - conclude Miletta -. Ci sono le legittime preoccupazioni dei commercianti. Ma queste si basano sulla vecchia convinzione che più macchine si possono parcheggiare vicino al negozio, più affari si fanno. Ma è proprio il contrario: più le aree commerciali sono servite dai mezzi pubblici e più prosperano".