Bresso e Cormano donano acqua ai terremotati

Sindaci e assessori acquistano 15mila bottiglie

Il sindaco bressese Ugo Vecchiarelli

Il sindaco bressese Ugo Vecchiarelli

Cormano (Milano), 30 agosto 2016 - Da Bresso e Cormano, in collaborazione con “Spumador – Refresco Italy”, 15mila bottiglie d’acqua, da un litro e mezzo ciascuna, alle popolazioni terremotate delle Marche e del Lazio. Le giunte del sindaco bressese, Ugo Vecchiarelli, e di quella cormanese, Tatiana Cocca, non ci hanno pensato un attimo: alla richiesta urgente di acqua, da parte della Protezione civile nazionale, hanno risposto subito, donando una parte delle loro indennità mensili. Prendendole dalle loro tasche, ciascuno ha messo una “quota” di solidarietà; tra i 2 primi cittadini e i 9 assessori totali (4 per Cormano e 5 per Bresso) è stata raccolta la cifra di mille euro. Somma che corrisponde all’acquisto di 30 bancali, con appunto 15mila bottiglie di acqua “Sant’Antonio”. Per trasportale ci vorranno 2 bilici. Per i 2 sindaci si tratta di “un gesto semplice e concreto, – dicono Vecchiarelli e Cocca – per testimoniare la vicinanza a quanti sono stati colpiti da questo dramma. Ribadiamo che siamo pronti a promuovere qualsiasi iniziativa a favore delle comunità colpite dal sisma, secondo le indicazioni dei coordinamenti nazionali di Croce Rossa e Protezione Civile”. In particolar modo, nelle 2 città limitrofe del Nord Milano c’è l’obiettivo di aprire un punto di raccolta di materiali, per aiutare le famiglie sfollate ad affrontare la fase post-emergenziale.