Bresso, giù i 40 alberi della discordia

Politici e cittadini contestano il taglio dei Prunus ammalati

Uno degli esemplari tagliati

Uno degli esemplari tagliati

Bresso (Milano), 15 febbraio 2018 - Torna a far discutere il taglio della quarantina di Prunus nei filari delle vie Papa Giovanni XXIII e XXV Aprile. Nelle aiuole comunali, dalla metà di gennaio, ci sono le colorate Lagerstroemia ma la polemica non si placa. Né in Consiglio comunale, con la presentazione di una specifica interpellanza del capogruppo della Lega Adriano Radaelli, né su Facebook, appena in alcuni gruppi cittadini è comparso un post sulle potature di altri alberi, che il Comune di Bresso ha avviato in queste ore in alcune zone della città.

Come molti residenti si sono interrogati «sul perché di questi abbattimenti», il consigliere Radaelli è ritornato sulla rimozione dei Prunus: «Avevo chiesto la relazione dell’agronomo in merito alla malattia delle piante in questione di entrambe le vie – precisa, con ironia, il capogruppo del Carroccio – Non mi è stata fornita in aula. E a oggi, la sto ancora aspettando. Spero che arrivi come da me richiesto in consiglio comunale prima della scadenza del mandato del sindaco Vecchiarelli».

Non si fa attendere la risposta del vicesindaco Lorenzo Frigerio, che all’interpellanza aveva risposto con una comunicazione scritta: gli alberi erano malati di «diffuse carie fungine», che hanno accelerato la fine del loro ciclo vegetativo. Il Comune ha così deciso di procedere a un unico abbattimento programmato piuttosto che intervenire più volte in situazioni di emergenza per i crolli dei rami. «L’agronomo, interpellato dall’ufficio Tecnico, ha redatto una relazione generale e molto complessa sullo stato di tutte le piante esaminate nel 2017 – ribatte Frigerio – Non è semplice estrapolare le informazioni per i singoli alberi. I Prunus diventavano pericolosi per il passaggio di ciclisti e di pedoni».

Intanto è scattata una nuova fase di lavori di «manutenzione del patrimonio verde arboreo»: tra gli interventi programmati c’è la rimozione di due piccoli Liquidambar, che sono morti nelle aiuole spartitraffico di via Galilei. Saranno, a seguire, potati diversi tigli: quelli presenti nel cortile interno del centro polifunzionale di via Lurani e quelli collocati nei pressi del santuario della Madonna del Pilastrello di via Vittorio Veneto. Infine, dopo le tante richieste dei residenti, si interverrà nel parchetto pubblico tra via Vittorio Veneto e via Dante, con la rimozione di due pini pericolanti e con la potatura dei rami delle altre piante.