L’Avis di Cologno Monzese festeggia cinquant’anni

Corteo per la città, messa e presentazione dell’ambulanza, oltre a ujna rassegna sulla sua storia

La: premiazione dei volontari alla celebrazione del 50esimo anniversario

La: premiazione dei volontari alla celebrazione del 50esimo anniversario

Cologno Monzese (Milano), 23 gennaio 2017 - Mezzo secolo fa, in un borgo rurale di appena 20mila abitanti, l’Avis inaugurava il suo servizio di ambulanza. Ieri mattina, con la benedizione di tre nuovi mezzi, si sono chiusi due giorni di festeggiamenti dell’associazione, tra le più «popolose» di Cologno. Per le vie della città si è snodato un corteo, che è partito dalla vecchia sede e a cui sono seguite la messa e la presentazione della nuova ambulanza, di un mezzo di protezione civile e di un carrello torre faro, acquistato con il contributo del Dipartimento di protezione civile. «L’associazione nasce nel 1959 come sodalizio per la donazione del sangue e nel 1967, esattamente 50 anni fa, inizia anche il servizio ambulanza – ricorda il presidente Luca Puleo -. Nel 1980, poi, si aggiunge l’attività di protezione civile».

Oltre 270 volontari e 8 dipendenti, che garantiscono le attività 24 ore su 24. I numeri parlano da soli. Soltanto nel 2016 l’Avis ha effettuato 7.928 interventi in totale tra trasporti, servizi sociali, presenza a gare e manifestazioni pubbliche. «Una parte fondamentale di quello che facciamo è la formazione – sottolinea Puleo -. Prepariamo i nuovi soccorritori, che entreranno a far parte della nostra famiglia. Proprio in questi giorni partirà un nuovo corso. Siamo molto presenti anche nelle scuole». Sabato sera, nella chiesa di piazza XI Febbraio, una quarantina di volontari sono stati premiati per l’impegno in Avis.

«Le associazioni non sono fatte di servizi, ma di persone – commenta il presidente -. Anche per questo motivo, le nostre mostre non riprendono i mezzi, ma le facce, i volti«. Nella chiesa sono state allestite due mostre delle attività che i volontari hanno svolto nei centri di accoglienza Anpas nelle terre devastate dal terremoto. I percorsi sono due: si inizia con le fotografie che mostrano il punto di vista dei soccorritori e si continua con quelle scattate dai bambini, che regalano uno sguardo inedito sulle tendopoli. L’esposizione è stata realizzata da Anpas Informa, si intitola «Penta, pinta, pin, però» e arriva da una prima tappa a Palermo. Tra le novità c’è anche un gemellaggio con la Croce Verde Cvitella Roveto.

«Ci siamo conosciuti nel 2012 in occasione di un’altra emergenza neve simile a quella di oggi. Eravamo insieme a spalare, pulire le strade, aprire le porte di casa«. Infine, il rinnovamento del parco mezzi. «Oltre all’ambulanza accessoriata, abbiamo un fuoristrada, una Dacia, con un gancio da traino per la torre faro, che sarà a disposizione di tutto il territorio nazionale e che è stata acquistata grazie al cofinanziamento del Dipartimento della protezione civile. Per noi sarà molto utile durante le operazioni che si rendono necessarie in eventuali esondazioni del Lambro».