Amianto killer, a Sesto sfilano rabbia e speranza: "Giustizia per i nostri colleghi morti"

La battaglia di ex bredini e associazioni: ogni anno la lista nera si allunga

I manifestanti hanno sfilato dalla sede di via Magenta alla lapide di via Carducci

I manifestanti hanno sfilato dalla sede di via Magenta alla lapide di via Carducci

Sesto San Giovanni (Milano), 30 aprile 2017 - Accompagnati dalla banda degli ottoni, come ogni anno hanno sfilato dalla sede di via Magenta fino alla lapide di via Carducci, che ricorda tutti i morti di amianto. Ex bredini e non solo hanno partecipato ieri pomeriggio al corteo, organizzato dal Comitato per la difesa nei luoghi di lavoro e del territorio. "Ringraziamo i tanti amici che non ci fanno mai mancare il loro sostegno - ha sottolineato il portavoce Michele Michelino -. Oggi (ieri, ndr) ci sono tante associazioni: l’associazione esposti all’amianto, quella delle vittime della strage di Viareggio, il comitato dell’Innse, gruppi di Lecco e Cinisello Balsamo. Questo perché l’obiettivo è dare vita a un coordinamento nazionale per le vittime non solo dell’amianto, ma per tutte le morti bianche. Chiediamo e vogliamo giustizia".

Al termine della manifestazione, che si è snodata per le vie della città, è stato deposto un mazzo di fiori sulla lapide. "Quest’anno lo dedichiamo a due compagni che ci hanno lasciato nelle scorse settimane - ha spiegato Michelino -. Daniela Cavallotti, sindacalista del Comune di Milano, morta giovane per mesotelioma. Ricordiamo le tante battaglie insieme. Ha lottato fino all’ultimo giorno. Grazie a lei, Palazzo Pirelli da due anni è chiuso. Sembra impossibile che un luogo pubblico, comunale, sia pieno di amianto. Invece è così. E quello che ha fatto Daniela per i suoi colleghi, che oggi sono qui con noi, deve essere per tutti un esempio". Il corteo è stato poi dedicato a Sandro Artioli, scomparso recentemente. "Un prete operaio della Breda. Uno dei pochi che riuscì ad avere il riconoscimento della malattia professionale da amianto. È stato un nostro compagno, che ci ha accompagnato in tutte le nostre lotte. Ogni anno torniamo su questa lapide con una lista nera che si allunga. Ma ogni anno anche la consapevolezza collettiva cresce".

Tra ex operai e associazioni di tutta Italia, presente come ogni anno Antonio Pizzinato, simbolo e storia del sindacato sestese e nazionale negli anni delle grandi fabbriche. Ieri pomeriggio alla manifestazione hanno preso parte anche il vicesindaco Andrea Rivolta e l’ex assessore e candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative Giovanni Urro, sotto le bandiere di Sesto Anticapitalista. "Sono oltre 4mila i morti per amianto in Italia, 11 ogni giorno, uno ogni due ore: persone che muoiono di mesotelioma pleurico o a causa di uno degli altri tumori correlati - ha concluso Michelino -. Nonostante siano passati 25 anni dalla sua messa al bando, nel 1992, l’amianto continua a uccidere. Senza contare poi gli infortuni e le morti sui luoghi di lavoro. E tutto questo accade nella più completa indifferenza di tante istituzioni, che invece dovrebbero tutelare i lavoratori".