All'ex Alstom arriva Landini: "Il Governo si dia una mossa" / FOTO

Sesto, il segretario Fiom visita i lavoratori in lotta e spinge per la vendita. Intanto, in 47 fanno causa a General Electric

Maurizio Landini nello stabilimento ex Alstom

Maurizio Landini nello stabilimento ex Alstom

Sesto San Giovanni (Milano), 20 gennaio 2016 - "Non chiediamo assistenza al Governo ma una politica di sostegno all'industria e al lavoro". Così Maurizio Landini ha parlato dal capannone di viale Edison di General Electric, ex Alstom ed ex Ercole Marelli, dove oltre 50 dipendenti sono in assemblea permanente da 116 giorni.

"Questi lavoratori non stanno facendo una battaglia di resistenza - ha sottolineato il segretario nazionale della Fiom -. Al contrario, la loro è una battaglia molto moderna: non chiedono ammortizzatori sociali, ma di poter sfruttare le loro competenze e la loro intelligenza per produrre per il Paese. Difendere la produzione non deve essere un tema solo dei lavoratori, ma deve essere il tema del Governo soprattutto se vuole recuperare consenso".

Intanto, 47 dipendenti, licenziati da General Electric, hanno fatto causa: attraverso i legali della Fiom sono partite altrettante lettere sia a Ge che ad Alstom Power per chiedere un ricollocamento. Se non ci sarà risposta entro fine aprile, si aprirà il percorso giudiziario con la richiesta di ingenti risarcimenti.

A breve è attesa una nuova convocazione da parte del ministero. Al tavolo dovrebbero esserci anche i vertici di Ge. "Chiediamo a Ge di essere disponibile a trovare una soluzione - ha concluso Landini -. Se non vuole continuare a produrre in questo sito, che dia apertura a un nuovo soggetto economico". Tradotto: vendita, un'ipotesi che il Governo sta sondando ormai da mesi.