Paderno Dugnano, 25 giugno 2014 - L'interramento della Rho Monza protagonista del primo consiglio comunale a Paderno Dugnano. Fumata nera invece per la scelta del presidente dell’assemblea, rimandata alla prossima seduta. Né Umberto Torraca, di Forza Italia, proposto dalla maggioranza, né Achille Cezza del Movimento 5 Stelle, hanno ottenuto i due terzi dei voti necessari per essere eletti.

Il consiglio si è poi bloccato sull’opportunità di discutere un’interpellanza urgente sull’incidente che lo scorso 16 giugno è accaduto in uno dei cantieri della Rho-Monza, provocando la rottura di un tubo del gas, presentata da Daniela Caputo, nuova consigliera comunale del Pd. Efrem Maestri (Pd), giovane presidente pro tempore del consiglio, ha sospeso per un’ora la seduta per confrontarsi con i capigruppo. Solo il M5S e la lista Insieme per Cambiare hanno votato a favore della discussione del punto, mentre il Partito Democratico ha ritenuto non fosse urgente l’interpellanza proposta dalla propria consigliera trattandosi di un incidente accaduto prima della convocazione del consiglio.

Una decisione che è stata accolta tra fischi e disapprovazioni dal pubblico per lo più formato da militanti del comitato per l’interramento della Rho-Monza. Polemiche le parole di Emiliano Abbati (M5S) e Giovanni Giuranna (Insieme per Cambiare) nei confronti della scelta di non trattare l’interpellanza, mentre dal Pd Antonella Caniato ha difeso questa decisione sottolineando però l’importanza del tema.

Mentre Alberto Ghioni, capogruppo della lista civica di maggioranza Paderno Cresce (centrodestra), spiegava ai presenti in aula la convergenza d’intenti di tutto il consiglio comunale su questo tema, il sindaco Marco Alparone ha ribadito il suo dissenso nei confronti dell’opera: «Faremo tutto ciò che è in nostro potere, legalmente, per non far partire i lavori di un’opera che così com’è la città non vuole».

Tant’è che ieri il Comune ha ufficialmente chiesto al Governo di sospendere le attività di pre-cantierizzazione fin quando non sarà chiarito quale intervento realizzare, quando e soprattutto quale tracciato. «Il Governo deve coinvolgerci perché non si può decidere su un’opera così impattante senza ascoltare il territorio - ha dichiarato Alparone -. Nel frattempo si fermi tutto, anche questa fase di preparazione del cantiere».

Un appello rivolto anche al Prefetto di Milano e al Tar, dove l’avvocato del Comune ha depositato la richiesta urgente di sospensiva dei lavori alla luce degli incidenti accaduti settimana scorsa, in attesa dell’udienza del Tar stesso prevista per martedì prossimo.