Sesto San Giovanni, 22 giugno 2014 - Nella prima domenica dopo la tragedia, consumata dalla follia omicida di Davide Frigatti, la comunità dei fedeli si è stretta attorno alle vittime e alle loro famiglie. Dal pulpito della parrocchia San Carlo a Sesto è don Gigi Musazzi a far sentire la propria vicinanza a Francesco Saponara, il benzinaio di 55 anni aggredito con due coltellate e ancora gravissimo all’ospedale San Gerardo di Monza.

Da sei giorni il sacerdote prega perché le sue condizioni di salute migliorino. Una menzione a ogni messa, da quel martedì di straordinaria violenza. «Per Francesco ma anche per la sua famiglia, che sta passando giorni di angoscia e di sconforto». La comunità c’è, insomma. E anche ieri mattina, nella messa celebrata dal parroco, è stato ricordato questo episodio di cronaca che ha sconvolto un quartiere intero. E non solo. Francesco abita a pochi metri di distanza dalla chiesa San Carlo, in via Boccaccio. Al Restellone lo conoscono tutti.

L’autolavaggio, dove è stato trovato in un lago di sangue, è nella parallela di viale Gramsci. Nei giorni scorsi, anche don Gigi è andato a far visita al benzinaio. Parroco e fedeli si uniscono così ai colleghi commercianti nella speranza di rivedere al più presto Saponara allo Shell, di nuovo dietro la sua pompa di benzina. Al San Gerardo da martedì pomeriggio, è già al secondo intervento chirurgico. Il primo, immediato, per ridurre l’emorragia, perché oltre ai fendenti alla gola e alla nuca, a causa dell’aggressione era caduto sbattendo la testa all’altezza della tempia.

La seconda operazione è stata decisa l’altra notte, per tentare di riportare ai giusti valori la pressione all’interno del cranio. L’intervento tecnicamente è riuscito bene. Tuttavia, la prognosi rimane riservata. Le condizioni di salute di Saponara sono infatti stazionarie e il 55enne è ancora in coma farmacologico. Il gestore dello Shell si trova in terapia intensiva neurochirurgica, al primo piano del settore D del San Gerardo, ricoperto dal cantiere.

Dall'altra parte del complesso, si trova invece l’aggressore, Davide Frigatti. Bisogna uscire dall’ospedale, percorrere tutta la passerella pedonale e poi farsi una passeggiata tra il sentiero lastricato e alberato del giardinetto. A quel punto si arriva a Villa Serena. Là c’è l’unità di psichiatria, dove è ricoverato e piantonato il 34enne di Cinisello.