Cologno Monzese (Milano), 2 maggio 2014 - Giudizio immediato per le presunte tangenti sugli appalti per i rifiuti all'impresa 'Sangalli' di Monza. Lo hanno chiesto i pm monzesi Salvatore Bellomo, Manuela Massenz e Giulia Rizzo per il vicesindaco ed assessore all'ambiente del Comune di Cologno Monzese Raffaele Cantalupo, per il dipendente della Sangalli e anche membro della Direzione metropolitana del Pd Fortunato Deleidi e per Michele De Girolamo di Area Sud, che ha attualmente in proroga lo scaduto appalto per la raccolta dei rifiuti in città.

Per loro il processo per corruzione e turbativa d'asta è già fissato per l'8 luglio, a meno che non chiedano patteggiamento o rito abbreviato. Al processo non ci sarà l'assessore all'edilizia privata e pubblica del Comune di Cologno Monzese Maurizio Diaco, per cui il Tribunale del Riesame di Milano ha disposto la competenza al Tribunale di Milano. Diaco è rimasto l'unico ancora detenuto in carcere, mentre gli altri indagati sono agli arresti domiciliari.

Diaco e Cantalupo sono accusati di avere ricevuto da Giorgio Sangalli, uno dei figli del titolare dell'azienda Giancarlo Sangalli, 50mila euro dei 300 promessi per ottenere un appalto da 28 milioni di euro con una gara d'appalto che sarebbe stata 'viziata' con l'aiuto di Deleidi e De Girolamo. Una vicenda raccontata dagli stessi Sangalli dopo i loro arresti.