Paderno Dugnano (Milano), 22 marzo 2014 - Lottava tra la vita e la morte da circa un mese e alla fine non ce l’ha fatta Emilio Prada, il settantenne che lo scorso 28 febbraio, a bordo della sua bicicletta, era caduto in via Magenta, a Paderno Dugnano, forse dopo il contatto con una moto. È morto giovedì all’ospedale Niguarda, dove era stato ricoverato in seguito all’incidente. Sulla cui dinamica ci sono ancora molti aspetti da chiarire. Sembra che il ciclista stesse viaggiando in via Magenta quando, affiancato dalla moto guidata da un giovane padernese, è caduto. Sia sulla bici che sulla moto ci sarebbero segni di collisione: da capire se siano successivi o precedenti la caduta. Fatto sta che dal 28 febbraio l’anziano era ricoverato in gravi condizioni in ospedale dove alla fine si è spento.

Emilio Prada viveva in via Treves a Palazzolo Milanese. Di salute già cagionevole, la caduta gli è stato fatale. Non andava spesso in bicicletta, ma quel giorno aveva deciso di inforcarla. Al dolore della famiglia, della moglie e delle due figlie, si somma quello di tutto il quartiere di Palazzolo Milanese, dove Emilio era ben conosciuto, soprattutto in parrocchia essendone un assiduo frequentatore. «Passava da noi spesso - ricorda Lino Costi, l’edicolante di via Monte Sabotino, poco distante dalla sua abitazione -. Ci stringiamo anche noi al dolore della famiglia. In queste settimane abbiamo seguito la sua degenza in ospedale e fino all’ultimo tutti abbiamo sperato in un miglioramento delle sue condizioni». Che non c’è stato.

Resta così il ricordo di un uomo solare e allegro che ha lasciato il segno in città. Ora sarà l’autopsia a dover stabilire le reali cause della sua morte. Solo dopo si conoscerà la data del funerale.
Intanto al giovane motociclista coinvolto nello scontro è stata ritirata la patente. Anche lui è ben conosciuto in paese, non vive lontano dalla famiglia Prada, e con la sua famiglia, che ha un negozio in città, ha vissuto con sofferenza questo triste epilogo.