Sesto San Giovanni, 27 febbraio 2014 - La lente di ingrandimento della Corte dei Conti si posa sul bilancio comunale. L’organismo chiede accertamenti e approfondimenti sulla gestione della cassa da parte dell’amministrazione. Dal documento consuntivo del 2012 alle aziende partecipate, con un occhio sbarrato sulle Farmacie Comunali, il cui ultimo redinconto ufficiale è datato 2011.

La lettera è arrivata in piazza della Resistenza qualche giorno fa dalla sezione Controllo. «La Corte dei Conti ha chiesto informazioni aggiuntive per quanto riguarda il bilancio consuntivo 2012 del Comune. Come sempre, l’ente risponde a un questionario – spiega Luca Finazzi, capo di gabinetto e, fino ad aprile, commissario straordinario delle Farmacie -. Se i dati forniti vengono valutati carenti o lacunosi, scatta la richiesta di integrazione. I nostri uffici stanno ora predisponendo il materiale aggiuntivo da inoltrare».

In questo caso, si tratta di chiarimenti sui livelli di perdita delle partecipate. «Un atto dovuto», commenta Finazzi. Anche se, già a settembre, la magistratura contabile aveva scritto al Comune per avere una ricognizione sullo stato di salute delle aziende pubbliche: elenco, quote di possesso e breve storia.

Ne era uscita una mappatura impietosa, tra fallimenti e messe in liquidazione. Tuttavia, stavolta l’organismo di controllo pone anche un’altra domanda: il bilancio 2012 delle Farmacie dov’è? Ovvia la domanda, semplice anche la risposta: ancora non esiste. Il vecchio cda non l’ha mai presentato, la gestione commissariale lo sta chiudendo e il consiglio comunale non lo ha approvato. Per Corte dei Conti, dunque, la perdita dell’azienda speciale è ancora fissata a 129.161 mila euro, come da documento economico 2011.

Peccato che la due diligence, realizzata da una società esterna tra agosto e settembre, abbia portato il buco di quella stagione a 1.184.117 euro. Stesso copione per il 2012: il -470mila euro prospettato dal decaduto cda sale a -722mila secondo la stima dello studio di professionisti, che per 2013 ipotizza addirittura un risultato di esercizio a -2,2 milioni.

Tutti numeri al vaglio dei magistrati. Assieme al rapporto sulla reale solidità delle Farmacie. Ed è qui che la situazione potrebbe complicarsi. Esiste infatti un altro livello di analisi sui conti sestesi, che si è attivato con l’esposto alla Procura della Corte dei Conti presentato dalla dirigenza commissariale dopo la due diligence. A oggi nessun feedback ufficiale, tuttavia i due diversi percorsi potrebbero unirsi. A quel punto, salterebbe all’occhio l’incongruenza – obbligata, per carità - tra i dati relativi al buco dell’azienda speciale. Non solo. Potrebbe complicarsi l’operazione della trasformazione dell’azienda speciale in Srl. Perché i conti da guardare non sono solo quelli delle Farmacie, ma quelli dell’ente, sempre più rigidi e con una spesa corrente in crescita. Tradotto: attenzione a non sforare il Patto di stabilità, rispettato l’anno scorso sul filo del rasoio per 8mila euro.

laura.lana@ilgiorno.net