Cormano, 26 novembre 2013 - Ore 8.30, via Ariosto, Cormano. All’ingresso della elementare Primo Maggio decine di bimbi aspettano di entrare a scuola, come ogni mattina. Ma quella di ieri non è stata una mattina come tutte le altre: ad aprire i cancelli, dopo oltre venti minuti e molto trambusto, ci hanno pensato i carabinieri chiamati dai genitori furibondi. Assenti per sciopero i bidelli e con loro le chiavi delle cancellate. Peccato che nessuno lo sapesse: né le famiglie, né il Comune che organizza lo scuolabus e, insieme all’Auser, il Pedibus. Col risultato che una settantina di piccoli. affidati dai genitori alle cure e alla responsabilità dei volontari Auser e del conducente dello scuolabus, si sono ritrovati fuori da scuola, per strada, al freddo.

A raccontare l’incredibile disguido sono il consigliere Luigi Magistro e Andrea Cattaneo, papà di due alunni di prima e di quarta: «Abbiamo chiamato i carabinieri appena ci siamo accorti che la scuola sarebbe rimasta chiusa lasciando fuori non solo i bimbi accompagnati dai genitori — spiega Cattaneo —, ma soprattutto quelli arrivati col Pedibus e con lo scuolabus. Per fortuna sia i volontari sia il conducente del bus hanno fatto ben più del dovuto, prendendosi cura dei piccoli, mentre i militari chiedevano al personale della mensa di aprire l’ingresso sul retro». Lasciati gli alunni al sicuro in aula, sotto la supervisione della dirigente e della vicedirigente, mamme e papà sono corsi a fare denuncia. «Non contestiamo lo sciopero — prosegue Cattaneo — ma la mancanza di comunicazione tra le istituzioni e soprattutto alle famiglie e la mancanza di sensibilità del personale Ata, che lavora a contatto con bambini».

Eppure nel cortocircuito di informazioni sembra che tutti si siano comportati nel rispetto dei propri diritti: i bidelli non hanno comunicato lo sciopero alla dirigenza e neanche avrebbero dovuto, la dirigenza ha affisso al cancello, dieci giorni, fa una comunicazione sulla possibilità di disguidi. La vicepreside Giovanna Meriano spiega: «Di solito ogni sciopero viene comunicato in anticipo per gestire l’organizzazione della scuola. Questa volta non è successo, ma abbiamo appeso un cartello e comunque tutto si è risolto e le lezioni si sono svolte regolarmente». Il Comune però non ci sta: «Rispettando il diritto di ciascuno a scioperare — precisa l’assessore alla partita Fabrizio Vangelista — chiederemo conto alla scuola di quanto successo con una lettera formale: è inconcepibile lasciare fuori dei bambini».

valentina.bertuccio@ilgiorno.net