Paderno Dugnano, 2 settembre 2013 - La "pentolata" contro la Rho-Monza diventa itinerante e non mancano iniziative personali per dare più visibilità alla protesta. Fabrizio Allegro, architetto del comitato pro interramento nonché firma del progetto alternativo, ha iniziato lo sciopero della fame: ha intenzione di restare a digiuno fino a giovedì, giorno della conferenza dei servizi, ultimo passaggio prima del via libera all’opera.

«Mi farò vedere dal medico ogni giorno e controllerò i parametri - spiega Allegro per tranquillizzare i compagni di battaglia -. Oggi (Ieri, ndr) ho pranzato con 1,5 litri d’acqua». Il motivo? Dare più eco alla vicenda, ricordare che un altro progetto è possibile. «Ho sempre pensato che le azioni di dialogo con le istituzioni fossero quelle giuste per portare alla ragione sordi e muti in Provincia e in Regione - continua l’architetto -. Non è stato un lavoro inutile perché senza il progetto di interramento adottato dai Comuni le varie osservazioni alla valutazione d’impatto ambientale non sarebbero state valutate. Peccato che il leitmotiv sia sempre stato “non c’è tempo” e “non ci sono i soldi”. Quando non c’erano i soldi c’era tempo. Adesso che non c’è tempo si fa lo stesso».

Intanto, ogni giorno alle 21, riprende il «concerto di pentole» dai balconi e ieri i cittadini hanno raggiunto il Falcone e Borsellino. Questa sera nuova tappa per svegliare i rioni della città.

Simona Ballatore