di Rosario Palazzolo

Cinisello Balsamo, 22 marzo 2013 - Dall'ultimo censimento, Cinisello Balsamo è uscita con un bilancio demografico negativo di almeno 3mila residenti e una percentuale di stranieri che si avvicina rapidamente al 15%. Le statistiche dicono che in città le case rimaste sfitte sono 1600. E girando per le strade del centro come della periferia i negozi e i capannoni industriali che espongono un cartello con Vendesi o Affittasi sono ormai centinaia. L’ultima grande industria, l’attrezzeria Paganelli, ha chiuso i battenti un anno fa lasciando un vuoto non più sostituibile.

Se non fosse per il moderno tram che corre nelle vie del centro (e che pare essere destinato pure quello al fallimento, visto che Atm lo sta tagliando rapidamente) e per l’euforia che ha accompagnato l’inaugurazione del nuovo centro culturale Pertini, Cinisello Balsamo risulta essere una città al tramonto. Una comunità  privata della sua identità  produttiva che scivola rapidamente verso i contorni di un quartiere dormitorio della grande Milano.

Forse è proprio per questo che il voto del prossimo 26 e 27 maggio per l’elezione del nuovo sindaco è stato fino ad ora vissuto un po’ in sordina. La città è commissariata dal mese di gennaio per la rinuncia del sindaco Daniela Gasparini che dopo anni di stallo politico sulle scelte più importanti, ha deciso di candidarsi al Parlamento. Oggi i candidati sono ben 6, tre donne e tre uomini, ma a dispetto delle 15 liste in corsa (alcune delle quali faranno solamente presenza), il dibattito sul destino della città è affidato a pochi sprazzi di campagna elettorale e soprattutto a poche idee buone, in mezzo a programmi ordinari.

C’è voluta la sferzata di Beppe Grillo per mettere un po’ di pepe al dibattito politico. Un Grillo che se l’è presa con chi ha governato per 65 anni la città, un centrosinistra oggi sotto accusa, da destra come da sinistra, per le tante cose che non funzionano più. La coalizione da battere è ancora quella del centrosinistra, con la candidata Siria Trezzi che ha saputo raccogliere intorno a sè energie e nomi di diverse provenienze. Con lei, dopo un doppio turno di primarie, Pd, Sel, Idv, Centro Popolare Lombardo, e Cinisello Balsamo Civica. Per la prima volta, però questo centrosinistra non sarà più monolitico.
Infatti Rifondazione Comunista si è chiamata fuori dalla coalizione e ha dichiarato guerra agli ex alleati, candidando la giovane Nadia Rosa, che nei recenti confronti è stata capace di tenere testa a tutti.

Il match più importante sarà con Enrico Zonca, candidato che viene dalla lista civica Cittadini Insieme, ma che ha saputo realizzare un progetto più ampio, con Pdl e Lega Nord, proponendo per la prima volta una vera coalizione moderata. Non tutte le ciambelle riescono col buco: così anche il centrodestra ha dovuto fare i conti con la defezione di Giuseppe Berlino, ex Pdl, che ha creato una coalizione con la sua lista civica La tua Città, e i partiti dell’Udc, Fratelli d’Italia e la lista Idea e Progetto. Grillo cerca il colpaccio a Cinisello con una lista completamente inedita guidata da Alessandra Riccardi, mentre la sorpresa vera di questa tornata elettorale è stata la lista civica In Movimento per le Persone, creata dal candidato Roberto Maria Bacci insieme ai rappresentanti di diverse realtà sociali.