Sesto San Giovanni, 8 dicembre 2012 - In agosto era partito il primo segnale di allarme, quando i ritardi dei Comuni e della Provincia nel versamento dei contributi correnti avevano fatto temere ai dipendenti del parco, circa 40 addetti, di non poter contare sullo stipendio. Poi, in settembre la situazione pareva tornata tranquilla, dopo che i diversi Comuni soci, e soprattutto Milano, hanno ridotto il loro indebitamento versando in tutto o in parte le quote dovute. Ma oggi la crisi del Parco Nord Milano rischia di riesplodere in modo ancora più grave perché la Provincia (che già conta un arretrato di quasi 250mila euro), ha comunicato che per il 2012 darà una bella sforbiciata al suo contributo. Un taglio di quasi il 60 per cento. Presa dalle ristrettezze di bilancio e dalle incertezze degli ultimi mesi, ha di fatto comunicato che potrà versare un contributo di soli 676mila euro, contro un milione 420mila euro previsti a inizio anno quale contributo corrente per l’anno in corso.
 

Uno scippo di 743mila euro che si abbatte sul Parco Nord quando l’anno è ormai chiuso e la maggior parte degli impegni economici sono stati già presi. Anche perché, è bene chiarirlo, l’entità di quel contributo corrente viene definita a inizio anno e consente all’azienda pubblica che gestisce il parco di confezionare il suo bilancio di previsione, assegnando progetti, stabilendo lavori e soprattutto pianificando il pagamento degli stipendi.
La comunicazione della Provincia di Milano è arrivata il 29 novembre scorso sul tavolo del presidente Giuseppe Manni e del direttore Riccardo Gini, proprio mentre i soci pubblici del parco (i sindaci dei Comuni di Milano, Sesto, Cinisello, Bresso, Cusano, Cormano, la Provincia e la Regione) si accingevano ad approvare l’assestamento di Bilancio che non poteva non annotare questo imprevisto. I soci hanno reagito ricusando la comunicazione della Provincia. Di fatto quei soldi verranno pretesi, a costo di aprire un contenzioso legale con l’ente Provincia.

Anche perché, come viene illustrato in una relazione contabile datata 3 dicembre, i conti del Parco Nord sono a serio rischio: ha già usufruito di anticipazioni di cassa per 452mila euro e ha fatture da pagare per circa 900mila euro. Senza contare che ogni mese, il bilancio corrente del Parco deve poter contare su liquidità per 100mila euro per far fronte al pagamento degli stipendi e degli oneri degli operatori. Inoltre, sono stati già avviati progetti e impegni finanziari per almeno altri 600mila euro. Insomma, quei soldi che la Provincia deve per il 2012, non sono un contributo aleatorio, ma una necessità per pagare fornitori, a loro volta messi in difficoltà, e per pagare quegli stipendi che sono sempre più a rischio. Dal Parco Nord, la vicenda non viene commentata, almeno per il momento. Limitandosi a rassicurare sulla volontà di far fronte a tutte le spese, a cominciare dal pagamento degli stipendi.


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