di Patrizia Longo

Sesto San Giovanni, 24 novembre 2012 - Per ospitare la «Città della salute e della ricerca» sulle aree ex Falck, l’amministrazione sestese non si limiterà a cedere il terreno alla Regione. Nero su bianco, la giunta comunale ha fissato gli impegni che saranno assunti formalmente il prossimo marzo, con la sottoscrizione del protocollo di intesa tra il sindaco Monica Chittò e il governatore della Lombardia.  Il testo, passato al vaglio dell’esecutivo cittadino, elenca punto per punto gli oneri a carico dei due enti, secondo uno schema già approvato da una delibera regionale lo scorso 26 ottobre. Per quanto riguarda il Comune, l’elenco è corposo e significativo. 
 

Si parte dalla cessione dell’area, a bonifica completata e pure certificata. E si prosegue con quelle opere, comprese nel piano ex Falck, che dovranno essere realizzate prioritariamente, per preparare al meglio l’arrivo dell’Istituto dei tumori e del Neurologico Besta, con i loro tremila dipendenti e quattromila utenti giornalieri. La riqualificazione della stazione ferroviaria, con il parcheggio di interscambio. La realizzazione della viabilità di accesso. E poi il parco urbano. I parcheggi pubblici: 650 posti auto. Le residenze convenzionate: almeno 25mila metri quadrati, ossia oltre 300 appartamenti, da riservare prioritariamente a dipendenti, infermieri, ricercatori o per ospitare pazienti e familiari. Un asilo nido aziendale, il più vicino possibile alla nuova struttura ospedaliera. La riqualificazione dei beni di archeologia industriale adiacenti: il Treno laminatoio, il capannone «Pagoda», l’Omec.


E poi ancora: l’avvio della bonifica dell’acqua, prima ancora di quella dei terreni, per l’eventuale messa in sicurezza della falda. Per finire, ma non da ultimo: il completamento di tutti gli iter burocratici necessari per modificare il piano di governo del territorio, il piano ex Falck approvato l’anno scorso in consiglio comunale, l’accordo di programma con la Regione. Che invece, dal canto suo, si impegna ad effettuare la gara d’appalto europea, tramite Infrastrutture lombarde, per la progettazione, la realizzazione e la gestione della Città della salute e della ricerca. Senza contare, ovviamente, il finanziamento riconfermato dalla giunta Formigoni, di 328 milioni di euro, che si aggiungeranno ai 40 milioni statali, ai due milioni del Neurologico Besta e agli 80 milioni del concessionario (il vincitore dell’appalto), per raggiungere la cifra complessiva di 450 milioni di euro.
 

«La nostra città si è messa a disposizione di un progetto, scegliendolo, di grande investimento pubblico e con un forte carattere scientifico - aveva detto il sindaco Monica Chittò, in un recente convegno organizzato dal Pd regionale sul futuro degli istituti di ricerca -. Crediamo in questa scommessa, per cui mettiamo a disposizione una parte pubblica del nostro territorio. E siccome noi per primi non vogliamo che lì si collochi una scatola vuota, ci assumiamo impegni molto importanti».

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