Sesto San Giovanni, 14 agosto 2012 - «La nostra società ha tanto bisogno di persone come lui». La tragica scomparsa di Antonio Crisafulli ha colpito profondamente la chiesa sestese che giovedì sarà chiamata a dare l’ultimo triste saluto all’ispettore di polizia in servizio in città, morto a Fano sull’A14 mentre cercava di soccorrere un’auto cappottata sulla carreggiata opposta. A parlare è il prevosto don Giovanni Brigatti che in questi giorni resta in città ad attendere la salma e che concelebrerà le esequie nella basilica di Santo Stefano giovedì pomeriggio alle 15.

«È una di quelle notizie che ci lasciano senza parole — dice il sacerdote —. Penso che solo un uomo di generosità grandiosa sia in grado di compiere un gesto così estremo per portare aiuto ad altri.
Il fatto che l’ispettore Crisafulli già in passato sia stato protagonista di azioni altruistiche, mi fa pensare che fosse sempre al servizio di chi è in difficoltà. Tuttavia accanto all’ammirazione per l’uomo, non posso nascondere il rammarico per una perdita che rattrista la città, ma soprattutto fa soffrire la sua famiglia. I bambini sono rimasti senza papà. Non posso che tradurre questo dolore nella mia povera preghiera per loro».

Sebbene la città in questi giorni sia semi deserta e quasi addormentata in pieno clima vacanziero, questo lutto così assurdo, ha destato commozione tra tutti i sestesi. Il sindaco Monica Chittò, legata alle forze dell’ordine perché figlia di un maresciallo, si è stretta agli uomini del commissariato di via Fiume esprimendo vicinanza già nelle ore immediatamente seguenti l’incidente di domenica mattina. Ha offerto al dirigente Sergio Vollono la massima collaborazione e sostegno per la famiglia dell’ispettore. La salma giungerà in città nella tarda mattinata di giovedì 16 agosto e sarà portata direttamente nella sacrestia della basilica di Santo Stefano dove sarà allestita una camera ardente.

Alle 15 le esequie che vedranno presente il Comune e schierata ufficialmente la polizia per rendere omaggio solenne a un uomo che ha perso la vita per i valori in cui credeva. Ininterrotti i messaggi di cordoglio recapitati alla famiglia e ai colleghi di Crisafulli. E gli omaggi all’ispettore ucciso. La squadra della Pro Sesto, impegnata in un’amichevole, ha osservato un minuito di silenzio: tra i suoi tesserati c’è anche Andrea, figlio del polizotto-eroe.

E dopo il ministro dell’Interno Cancellieri e il capo della polizia Manganelli, è stato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a dirsi «profondamente addolorato per la perdita dell’ispettore» e a stringersi a moglie e figli in «un momento così difficile».

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