Paderno Dugnano, 15 maggio 2012 - Fino alle sette è filato tutto liscio, poi la situazione è andata complicandosi, prevedibilmente, con i bus impegnati da ieri mattina a sostituire in mezzo al traffico la Milano-Limbiate cancellata a sorpresa. E forse solo il Papa riuscirà a rimettere il tram sui binari: la linea ripartirà, garantivano ieri Provincia e Comune di Milano. Ma prima dell’arrivo del Pontefice, a giugno, sarà difficile. Così il sindaco Marco Alparone ha preso carta e penna: «Il servizio è stato interrotto senza preavviso alcuno ai Comuni territorialmente interessati. Ma neppure ai cittadini e in particolare ai fruitori del servizio pubblico è stata data preventiva informazione: sul sito Internet di Atm, visionabile solo da utenti che dispongono di computer, è pubblicato semplicemente un avviso della chiusura con servizio sostitutivo, i cui orari allegati sono di difficile comprensione per i non addetti ai lavori».

Atm si difende: ha ricevuto solo venerdì sera dall’Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi del ministero delle Infrastrutture) la disposizione di blocco immediato della linea e ha fatto tutto il possibile a tambur battente. Ma Alparone incalza: «Si rimarca la gravità dell’accaduto e dell’assente confronto tra le istituzioni, ignorando l’elementare rispetto e attenzione nei confronti dei sindaci e dei loro concittadini. Si dà atto peraltro dell’inadempienza del Comune di Milano e della società Atm rispetto agli impegni assunti poiché l’esecuzione dei previsti lavori di messa in sicurezza e ammodernamento dei binari non sono stati avviati». Se Alparone accusa Milano, punta invece il dito proprio contro Paderno Oscar Figus a nome di Federazione della Sinistra, Partito Democratico, Verdi, Rete Ecologisti e Civici padernesi.

«Per il progetto di riqualificazione condiviso da Regione, Province di Milano e di Monza-Brianza e Comuni di Cormano, Senago e Limbiate sono già stati stanziati 60 dei 100 milioni necessari. Ma la partenza è frenata da Paderno, che ha cinque fermate, e Varedo toccata marginalmente con una». Sullo stesso binario le segreterie provinciali Pd di Milano e di Monza-Brianza: «Non ci sono dubbi, il mancato accordo per il rilancio e la mancata partenza delle opere indispensabili di messa in sicurezza si devono al cieco ostruzionismo delle due amministrazioni di centrodestra che governano Paderno e Varedo, per troppo tempo indecise se sostenere o meno il progetto».

raffaella.foletti@ilgiorno.net