Paderno Dugnano, 25 febbraio 2012 - Gli agenti della polizia locale, in prima fila, circondati dalle altre forze dell’ordine, dai sindaci dell’hinterland e dai rappresentanti di tutti i partiti politici. Ma soprattutto una schiera di cittadini, che ha voluto ribadire piena vicinanza alla polizia locale, ferita da quell’ordigno, fatto esplodere contro il comando martedì notte. La fiaccolata di solidarietà, proposta dall’Amministrazione, ha compattato destra, sinistra e società civile per un appello bipartisan alla legalità che ha radunato oltre quattrocento persone. Tra i presenti l’onorevole Marco Rondini del Carroccio, il consigliere regionale Sante Zuffada e il direttore generale della polizia locale e protezione civile Roberto Cova.

Da Palazzo Isimbardi gli assessori Luca Squeri e Paolo Del Nero, il presidente del consiglio Bruno Dapei e l’opposizione con Ezio Casati del Pd, Massimiliano Gatti di Rifondazione e Luca Gandolfi di Italia dei Valori. «Ci hanno raggiunto anche gli agenti della polizia locale di altri paesi e la città ha risposto, questo ci fa veramente piacere», ha commentato il comandante della polizia locale, Lucio Dioguardi.

Tra la folla le associazioni, la Croce Rossa, l’Anpi, la parrocchia e rappresentanti della scuola. «Non si può sempre fare finta di niente — ha sottolineato Salvatore Midilli, che è sceso in piazza con tutta la famiglia —. Bisogna reagire. Siamo qui per testimoniare tutta la nostra solidarietà». «Siamo stati capofila per varare il protocollo di legalità, bisogna unirsi contro questo atto vile che va isolato», ha commentato il sindaco di Bollate, Stefania Lo Russo. «Nessuno deve sottovalutare quanto successo — ha ribadito Massimo Gatti, consigliere della lista Un’Altra Provincia —. Non è uno scherzo. Serve massima unità e partecipazione popolare per emarginare la criminalità ordinaria e organizzata».

Al termine della fiaccolata il sindaco di Paderno ha affisso la bandiera dell’Italia sull’impalcatura che, dal giorno dell’esplosione, circonda il comando: «Paderno non può e non deve avere paura — ha ribadito —. Ringrazio gli agenti, donne e uomini che quella notte erano con me e all’alba sono tornati a lavorare. Vi prometto che questa impalcatura da lunedì non ci sarà più. Perché lo Stato continuerà a vincere. Questo atto purtroppo rimarrà indelebile, ci ha turbato, ma noi continueremo a impegnarci come abbiamo sempre fatto».